Bailetti (Università Cattolica): una crisi che ci dà la sveglia

Abbiamo chiesto a Giacomo Bailetti, docente di Economia delle imprese nella sede di Brescia dell''Università Cattolica, un commento all’Appello all’Italia civile che la Scuola di Economia Civile ha lanciato il 3 marzo scorso a proposito delle ripercussioni economiche, sociali e culturali dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e delle risposte che ne sono venute fino ad oggi.




Abbamo bisogno di uno sguardo lungo

Mi è piaciuto l’appello all’Italia civile della Scuola di Economia Civile. E’ una riflessione sul coronavirus con lo sguardo del noi. E condivisibile, risoluta e controcorrente mi è parsa la ferma espressione che ad un certo punto compare nell’appello: “Lo Stato siamo noi”.

Quante volte ci capita di attribuire la responsabilità delle cose che non funzionano a questa entità che chiamiamo Stato, evitando accuratamente di pensare a ciò che potremmo fare o avremmo potuto fare noi in quanto parte dello Stato.

Questa emergenza collettiva improvvisamente ricorda ad ognuno che se vuole vivere in società non può pensare sempre in termini di “io”, ma deve pensare in termini di “noi”. L’individualismo egoistico è miope e non razionale. Non solo, ovviamente, non aiuta gli altri, ma non aiuta neppure il singolo a risolvere i propri problemi. Perché, come dice l’appello, “nessuno si salva da solo”.

Ecco dunque che questa crisi ci dà la sveglia. Ci impone di alzare la testa, di guardarci attorno e di renderci conto che siamo una collettività, che ogni nostra scelta ha un impatto su tutti, che ogni nostra decisione deve essere valutata nei suoi effetti immediati e in quelli più a lungo termine su tutti noi.

Allora, in primo luogo, ascoltiamo quanto ci dicono gli esperti e teniamo comportamenti prudenti. Non possiamo dare sempre la priorità al business. Così come non possiamo essere preoccupati solamente che non venga sospeso lo spettacolo sportivo o il profittevole evento glamour.

Avere uno sguardo lungo – come suggerisce l’Appello della SEC – uno sguardo del noi, ci eviterà anche di compiere in futuro scelte politiche errate come quelle che hanno inciso “sul sistema sanitario che dopo anni di privatizzazione e indebolimento delle strutture rivela le sue debolezze”.


Giacomo Bailetti