L’esuberanza e l’effervescenza che caratterizzano l’età adolescenziale hanno bisogno di spazi e di tempi nei quali potersi esprimere; anche per questo pubblichiamo volentieri l’esperienza di Cecilia, una gen 3 di Bergamo che ha potuto vivere inaspettatamente alcuni giorni alla Mariapoli Europea con altri coetanei.
C’è un posto per te
Sono Cecilia e quest'anno ho avuto la bellissima opportunità di vivere la prima Mariapoli Europea. Sapevo che né le altre gen 3 con cui mi trovo periodicamente né la mia famiglia avrebbero partecipato e in primavera avevo ormai abbandonato la speranza di andarci, finché un giorno una gen di Torino mi ha chiamata dicendomi: "Ceci abbiamo un posto, vieni in Mariapoli?".
La mia gioia è stata da subito immensa e ho atteso quella settimana a lungo. Mi sembrava incredibile poter partire davvero e fin dal primo giorno a Tonadico ho sentito che c'era qualcosa di speciale nell'essere lì in mezzo a giovani e famiglie che arrivavano da tutta l'Europa.
Amarsi gli uni gli altri
L'unità era fortissima e tra giochi, canzoni, momenti in sala e passeggiate ho conosciuto tantissime persone e ricevuto tantissimi sorrisi, "amarsi gli uni gli altri" è diventato l'unico nostro obiettivo e non è stato difficile da raggiungere: ognuno intorno a noi dava il meglio di sé.
Ho vissuto un vero "momento di paradiso" e - come l'ho condiviso l'ultimo giorno in Mariapoli con i gen che ho conosciuto - vorrei condividerlo anche qui.
Ho vissuto un vero "momento di paradiso" e - come l'ho condiviso l'ultimo giorno in Mariapoli con i gen che ho conosciuto - vorrei condividerlo anche qui.
La prima sera ha suonato per noi il Gen Rosso e quando, sulle note di Costellazioni, mi sono intrufolata in mezzo al pubblico e sono arrivata sotto il palco con altri gen, mi sono guardata intorno e non potevo essere più felice: ero abbracciata a ragazzi di ogni paese, ballavamo e cantavamo insieme, chi in italiano, chi in inglese e chi in mille altre lingue; tutti, dagli anziani ai bambini, erano in piedi e battevano le mani.
Insieme gridavamo che "se le nostre anime fossero stelle, noi potremmo fare una costellazione": mai come in quel momento ho sperimentato una gioia profondissima.
Porto nel cuore tutti i momenti vissuti in Mariapoli e ringrazio Dio per avermi permesso di essere lì e avermi dato un'altra prova della bellezza di questo ideale! L’unità!!!