E’ l’idea che è venuta in cuore a Maria Teresa di Bergamo, per contribuire alla realizzazione del “Centro per l’Unità e la Pace” a Gerusalemme: pensato da Chiara Lubich come luogo aperto ad ogni cultura e fede, luogo di incontro e di dialogo, di studio e di formazione, ne è stata iniziata ufficialmente la costruzione lo scorso 14 febbraio.
Come sentirsi parte di un sogno
Quando ho sentito che Chiara aveva questo sogno - racconta Maria Teresa - mi è parso una cosa molto importante ed ho sentito che avrei potuto far parte di questo sogno. Ma come fare?
Ho pensato e poi è nata la risposta: posso usare i miei talenti.
L'idea è stata quella di impreziosire un prodotto povero con il mio lavoro di ricamatrice e poi poterlo offrire al giusto valore a persone che avrebbero potuto regalarlo ad altre amiche, in circostanze particolari; il ricavato avrei potuto devolverlo interamente a questo scopo.
Uno strofinaccio che diventa prezioso
il prodotto sarebbe stato uno strofinaccio di quelli che si usano normalmente per asciugare le stoviglie, con un ricamo allegro ed una frase simpatica, continua Maria Teresa.
Mi sono messa all'opera con tanta energia pensando di poter riuscire a venderne almeno 100. Grazie ad alcune immagini inviate tramite whatsApp e diffuse nelle provincie del territorio ho fatto conoscere la mia proposta e la richiesta in pochi giorni è arrivata a 250 strofinacci!
Non avrei potuto soddisfare un numero così alto in breve tempo ed allora ho pensato a due amiche che fanno il mio stesso lavoro ed ho chiesto loro se avessero voluto aiutarmi, naturalmente gratis.
Sono persone molto buone ma per queste iniziative sono piuttosto scettiche. Una mi ha detto subito di sì ma l'altra per qualche giorno non ha dato risposta… poi mi ha chiamata dicendomi che mi avrebbe aiutata solo perché aveva fiducia in me.
A lavoro compiuto mi sono sentita molto felice di aver fatto la mia parte a favore della realizzazione di un sogno: ho potuto inviare la somma di 1.250 euro.