Cittadini del mondo. Mercoledì sera a Gussago (Bs) un incontro tra i ragazzi della Scuola media e il figlio di un vu cumprà che è diventato avvocato
Per i titoli dell’Editrice Città Nuova la primavera è già cominciata. Dal “Festival delle relazioni” in Val Seriana agli incontri del Movimento Famiglie Nuove, è tutto un fiorire tra Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona di presentazioni di libri e incontri con gli autori. Il prossimo appuntamento è a Gussago, Comune bresciano poco lontano dal capoluogo, dove lo spunto è il libro Il sogno di un venditore di accendini, di Francesca Fialdini.
A prendere iniziativa è la Scuola secondaria di primo grado “A. Venturelli” di Gussago dove, al temine di diverse settimane di studio, confronto e approfondimento, i ragazzi propongono per mercoledì 27 febbraio alle 20,30 una serata sul tema: “Cittadini del mondo. Utopia e realtà”.
A prendere iniziativa è la Scuola secondaria di primo grado “A. Venturelli” di Gussago dove, al temine di diverse settimane di studio, confronto e approfondimento, i ragazzi propongono per mercoledì 27 febbraio alle 20,30 una serata sul tema: “Cittadini del mondo. Utopia e realtà”.
L'introduzione sarà dei ragazzi
Apriranno l’incontro dando conto del loro lavoro attraverso uno dei libri che li
ha accompagnati, L’isola. Una storia di
tutti i giorni, scritto e disegnato da Armin Greder, per poi lasciare
spazio al protagonista, seppure indiretto, di un altro testo, Il sogno di un venditore di accendini,
che hanno letto e commentato in classe. Si tratta di Abdul Mbodj, primo
avvocato di origini africane del Foro di Milano, figlio del “vu cumprà” di cui
si racconta nel libro, arrivato in Italia dal Senegal per dare un futuro alla
sua famiglia. “Tutti ricordano il ministro socialista Claudio Martelli per le
vicende che travolsero il suo partito negli anni dell’inchiesta ‘mani pulite’ –
ripete spesso Abdul – ma mio padre riuscì a ricongiungere qui la nostra
famiglia grazie ad una legge del ’90 voluta proprio da un politico al quale
bisogna riconoscere che sapeva guardare lontano: consentire il ricongiungimento
famigliare, infatti, era ed è il miglior modo per evitare che un immigrato si
estranei dalla realtà in cui vive, con tutti i rischi che ciò che comporta!”.
Un musulmano cresciuto tra Oratorio e Gruppi Scout
Abdul è cresciuto tra Oratorio e Gruppi Scout. E’ musulmano ma ha scelto di
studiare all’Università Cattolica sostenendo senza fare una piega gli esami di
Teologia che gli studenti di Largo Gemelli hanno nel loro piano di studi. I
ragazzi della Media “Venturelli” hanno preparato per lui un sacco di domande: sui
suoi genitori, sui suoi fratelli, sulle sue scelte di studio e di vita , sulle
sue emozioni, sul Paese di origine, sui suoi pensieri.
Perché l'Altro da Me è sempre un problema?
Il terzo momento della serata, prima del dialogo con i genitori e i cittadini che
vorranno intervenire, sarà dedicato ad una riflessione della psicologa Valeria Della
Valle per aiutare a capire le nostre reazioni di fronte “all’Altro da Me”.
L’iniziativa, ospitata nella Chiesa di San Lorenzo, è patrocinata dal Comune di
Gussago e sostenuta da molteplici realtà associative: Acli, Agesci, Azione
Cattolica, Osservatorio Caritas, San Vincenzo, Croce Rossa, Consultorio
Famliare, Sichar onlus, Fondazione Mazzolari, Gruppo Masci e Movimento dei
Focolari.