Don Primo e Igino Giordani, testimoni di pace che chiamano all’impegno. Le relazioni di Lo Presti e don Bignami

Sono stati profeti perché hanno deciso di donare la vita non per vedere frutti immediati, ma per costruire in profondità. Alberto Lo Presti ha chiuso così ieri pomeriggio a Cremona il convegno che la Comunità locale del Movimento dei Focolari ha dedicato alle figure e al rapporto tra don Primo Mazzolari e Igino Giordani.

Sul palco, accanto a Lo Presti, che è docente di Storia delle dottrine politiche e di Dottrina sociale della Chiesa presso l’università Lumsa di Roma e direttore del centro studi “Igino Giordani”, c'era il presidente della Fondazione don Mazzolari e postulatore della causa di beatificazione del sacerdote cremonese don Bruno Bignami (che è anche direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro).

Dentro il loro presente

Se don Bignami ha dato conto di come è nata, di come si è sviluppata e di quali sono stati i temi e i momenti salienti della relazione tra Mazzolari e Giordani, Lo Presti ha precisamente collocato la loro vicenda nello scenario storico, politico, culturale e religioso degli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento.

Tanti giovani

Sala gremita. Molti i giovani presenti che alla fine della conferenza hanno fatto capannello con Alberto Lo Presti per continuare a parlare di impegno civile.


L'audio delle due relazioni