E’ il punto di arrivo di un progetto nato circa due anni fa per iniziativa della Diocesi di Bergamo in vista del Sinodo dei giovani.
La "Messa della Gioia" verrà presentata ufficialmente domenica 21 ottobre, a Longuelo, parrocchia di un quartiere di Bergamo, nella celebrazione delle 18,30.
Al lavoro è stato dedicato mercoledì scorso un ampio articolo dall’Eco di Bergamo che ne sommario sintetizzava così: Una serie di nuovi canti liturgici, dal linguaggio fresco, ritmato, vicino al pop.
Scriveva ancora il quotidiano riportando le parole del compositore: "E’ stato un piacere lavorare con Ciprì, perché quello che scrive l’ha vissuto, lo pensa veramente. Ha una preparazione teologica altissima ed è un poeta. Abbiamo lavorato una settimana a Loppiano dove vive, essendo un focolarino. Io sono arrivato la con delle linee melodiche e insieme abbiamo fatto la prima stesura della Messa. […] Nella settimana successiva ha scritto tutti i testi . Me li mandava man mano; io che ero in giro li provavo con le musiche, poi rimandavo tutto con il cellulare".
Scriveva ancora il quotidiano riportando le parole del compositore: "E’ stato un piacere lavorare con Ciprì, perché quello che scrive l’ha vissuto, lo pensa veramente. Ha una preparazione teologica altissima ed è un poeta. Abbiamo lavorato una settimana a Loppiano dove vive, essendo un focolarino. Io sono arrivato la con delle linee melodiche e insieme abbiamo fatto la prima stesura della Messa. […] Nella settimana successiva ha scritto tutti i testi . Me li mandava man mano; io che ero in giro li provavo con le musiche, poi rimandavo tutto con il cellulare".
Di Valerio Baggio, compositore poliedrico che ha scritto canzoni per bimbi e per lo Zecchino d’Oro, suona jazz, pop e altro ancora, il critico musicale dell’Eco di Bergamo ha detto: “Accanto a una vocazione musical spirituale , alimenta una laicità dallo sguardo bambino”.
"Credo proprio che si un punto di vista che mi appartiene – ha risposto l’interessato - consente una qual leggerezza, anche nel trattare temi difficili".
"Credo proprio che si un punto di vista che mi appartiene – ha risposto l’interessato - consente una qual leggerezza, anche nel trattare temi difficili".