Fare famiglia, premessa di un mondo più unito e più fraterno. Isola-Val San Martino riparte da DO RE MI FAmiglia

La Comunità locale del Movimento dei Focolari di Isola–Val San Martino, in provincia di Bergamo, ha riproposto nello scorso fine settimana una giornata di famiglia.

Sperimentata per la prima volta lo scorso anno, l'iniziativa ha riunito più di cento persone che hanno trascorso in serenità un pomeriggio di festa suggellato a sera da un concerto che ha visto fianco a fianco un professionista affermato come Enrico Pompili, e un piccolo stuolo di giovani musicisti in formazione.

 Impossibile raccontare dall'esterno la bellezza di una giornata semplice ma ricca di rapporti e di condivisioni. Per questo lasciamo parlare i protagonisti attraverso pensieri scambiati nei giorni successivi via Whatsapp



Memori dei sorrisi dell’anno scorso, io, mio marito e altri amici che si sono coinvolti nell’organizzazione anche quest’anno abbiamo nuovamente accolto Enrico e il suo “concerto in famiglia”. Questo ha comportato per noi mettere il comune con altri la nostra casa, per Enrico offrire ai presenti il suo talento di pianista e anche di maestro coordinatore di altri piccoli e giovani musicisti. Proprio perché non è stata una performance, abbiamo chiesto agli invitati di essere protagonisti, e lo sono stati innanzitutto perché hanno risposto con la loro presenza all’invito e anche con il loro contributo culinario a sentirsi parte di questo bel concerto.

Quando incontriamo o ascoltiamo una cosa bella il nostro cuore si sente a casa. Basta starci di fronte con stupore come i primi apostoli che "lo guardavano parlare". È stata una serata dove nella semplicità degli incontri e nella bellezza della musica, alla fine in molti grati di questa condivisione hanno chiesto "rivediamoci presto".

È stata una bella giornata si sentiva uno spirito di famiglia semplice e vero ci siamo sentiti bene e coinvolti nelle varie attività, ci siamo anche rilassati e divertiti con qualche rinfrescante tuffo in piscina. Il momento clou con le musiche di Enrico e degli altri artisti in erba è stato molto coinvolgente ed emozionante. La grigliata finale è stata la simpatica conclusione della bella giornata passata insieme. Grazie di cuore a chi ha messo a disposizione la casa e allo "staff" che ha lavorato con gioioso impegno perché la giornata riuscisse al meglio e anche questo si vedeva.

Essere famiglia va oltre il naturale vincolo di sangue. Ci sono tanti modi di stare insieme. Il più bello non è avere amici per passare il tempo, per fare cose, avere qualcuno per parlare o viaggiare. Il più bel modo di aver amici è fare famiglia, allargare il cuore a accogliere. Proprio come fossero fratelli e sorelle naturali, e insegnarci l'un l'altro come volersi bene.

Ieri è stato un momento bello di famiglia, nelle semplicità e calore, come un focolare temporaneo tutti "mi sembra abbiano respirato aria di casa "

Una serata di famiglia dove i rapporti vecchi e nuovi si sono alimentati di amore vero. È evidente che tutti abbiamo fatto la nostra parte ma il vero regista è stato Dio .A me personalmente ha sorpreso la presenza di alcune persone che sono venute per la prima volta.Dio chiama tutti e ci da l opportunità di ascoltarlo in un canto o in un passaggio musicale o in un semplice gesto di servizio o nel sorriso di un bimbo .Io l ho percepito forte ieri sera! Grazie a tutti

Quando sono tornata a casa è scesa una pace, come fossi stata in Mariapoli con Gesu in mezzo. Grazie a chi ha ospitato e tutta la comunità che mi ha dato tanto amore grazie. Di cuore.

Anche se non si conoscevano tutti, abbiamo fatto amicizia, ci siamo relazionati ed è stato bello rincontrare persone viste in precedenza,

Eravamo circa 120 persone: tanti bambini e ragazzi, tante persone nuove, tutte contente. Oltre ad Enrico e insieme ad Enrico hanno suonato Samuele, Anna, Viola e Lia; Rachele e Sara hanno cantato.

Ilaria e Leonardo hanno aperto la loro casa ad una famiglia più grande. C’erano anche amici di Comunione e Liberazione, del Sermig, Mato grosso e Rinnovamento dello spirito. Due ragazzi Senegalesi che lavorano con Pierangelo alla Caritas ,Assan rifugiato arrivato sui barconi accompagnato da Barbara e Bruno

Momento partecipato e stato anche quello con Tino che ci ha ricordato Chiara con “l’arte d’amare”

Per noi che abbiamo organizzato ci sono stati momenti bellissimi di comunione.

Bruno ha messo a disposizione le sue competenze preparando inviti, volantini e manifesti. Penso che DO RE MI FAmiglia rimarrà sinonimo di questo bellissimo momento di vita insieme: Il desiderio di tutti e di rivedersi l’anno prossimo

Esperienza bella! Tante persone che hanno collaborato, tante persone nuove!