Esperienze da Vescovo. I “corsivi” di don Marco Busca sul settimanale dei cattolici mantovani

La Cittadella è il settimanale dei cattolici mantovani. Ogni domenica in un box accanto alla testata, il Vescovo, don Marco Busca, firma una noticina intitolata “Semi del Regno”.

Leggendola viene in mente che al primo incontro la comunità locale del Movimento dei Focolari lasciò tutti di stucco chiedendo: “Fate ancora gli incontri in cui vi raccontate le esperienze sulla Parola di Vita?”. E quando gli è stato detto che sì, quegli incontri si continuano a fare, il Vescovo spiegò che anche lui li aveva vissuti da adolescente, sotto la guida di don Firmo Gandossi, indimenticato sacerdote focolarino bresciano.

Un imprinting che don Marco (nella foto sul treno verso Lourdes, primo pellegrinaggio dopo l'ingresso nella Diocesi di Mantova) non ha mai dimenticato: i suoi “corsivi” nascono sempre dalla vita vissuta, dalle sue esperienze di tutti i giorni. Come questo pubblicato due domeniche fa.



Scavare un pozzo per l’acqua di Dio

Sono in visita alle Cure palliative dell’ospedale “Carlo Poma” di Mantova. Mentre passo per le stanze noto che nessun paziente è solo; accanto al letto c’è sempre una figlia o un marito, persino un nipote con i disegni fatti apposta per la nonna che è venuto a trovare. La caposala mi indica una stanza e aggiunge: «Là c’è una donna in fin di vita. I figli desiderano che lei vada anche là per una preghiera... è musulmana». Entro e trovo quattro figli chinati su una donna anziana con il capo semicoperto da un velo sottile. Fa molta fatica a respirare; è il suo ultimo segno vitale. Prego in silenzio pensando che Dio è il respiro di ogni creatura. Una delle figlie si gira e con voce delicata mi dice: «Davanti alla morte siamo tutti uguali: attendiamo Dio che ci viene a prendere». Rientrando a casa mi torna alla mente quanto raccontava Christian de Chergé, uno dei trappisti martiri in Algeria, riguardo alla sua amicizia spirituale con un musulmano. Quando i due sentivano il bisogno di un dialogo profondo si dicevano: «Andiamo a scavare al nostro pozzo?». Una volta, come per scherzo, uno dice all’altro: «Ma quando saremo in paradiso cosa troveremo in fondo al nostro pozzo: acqua musulmana o acqua cristiana?» e l’altro: «Caro fratello, entrambi ci disseteremo dell’acqua di Dio».

+Marco Busca