“C'era qualcosa nella sua persona che mi stringeva il cuore”. Liliana e quell’incontro che non può ignorare

Ieri lungo una via della mia città incontro un signore anzi lo incrocio nell'attimo in cui è quasi di fronte a me, mi chiede mestamente se ho qualcosa da dargli. Lo guardo e vado avanti. Ma torno indietro quasi subito, lo guardo meglio, potrebbe essere il mio fratello maggiore. È vestito dignitosamente ma “da povero”, gli do qualcosa e gli chiedo perché, cosa gli è successo.

Mi risponde che non ha un lavoro e non sa come fare. C'era qualcosa nella sua persona che mi stringeva il cuore. Gli suggerisco di andare in qualche punto di assistenza... non sapevo lì per lì cos'altro dirgli. Girargli le spalle e allontanarmi mi è costato. Non so se è vero, non so niente di lui, ma penso che la povertà degli altri a volte ci riporti ad un essenza, che è quella vera”. 


E’ quanto ha scritto Liliana nella sua pagina Facebook. Dice di essere una “non credente”, ma da anni frequenta persone del Movimento dei Focolari con le quali dialoga, si confronta, si mette in discussione. 

"Lilli! Bellissimo!"

Uno di questi amici, letto il suo post, le ha mandato un messaggio vocale via WhatsApp : “Lilli! Bellissimo. Mi ha veramente edificato. Grazie di avere messo in luce questi momenti cosi belli, perché aiutano tanto, tutti. Grazie per ciò che hai vissuto, ma grazie anche perché l’hai comunicato”.

Si cerca di restare umani

E Liliana ha risposto: “L’ho voluto comunicare proprio perché Facebook è un posto dove spesso si leggono cose brutte, e dove si coltiva l’ego in modo smisurato. Non voglio giudicare nessuno, semplicemente offrire lo spunto per riflettere su tante cose. E chissà se le cose avvengono per caso! Grazie a voi per avermi insegnato il significato della parola “condividere”, nei fatti soprattutto. Per il resto, si cerca di restare umani, nonostante il pessimismo a volte rischi di sovrastarci e di renderci cinici. Grazie di esserci e a presto”.