Romano di Lombardia ricorda don Giuseppe Ferrari, un prete costruttore di comunità

A Romano di Lombardia il parco comunale di via Dante verrà  intitolato a don Giuseppe Ferrari. Un gesto di riconoscenza della cittadina bergamasca per colui che ha contribuito a dar vita a una nuova parrocchia e, in essa, alla prima comunità locale del Movimento dei Focolari. Erano gli inizi degli anni '70 quando don Giuseppe Ferrari, insieme a don Beppino Castellani, venne  chiamato dal Vescovo di Bergamo mons. Giuseppe Piazzi, a far nascere a Romano una seconda parrocchia, quella di San Pietro.



QUALCOSA DI ASSOLUTAMENTE NUOVO

Si trattava di dare vita ad una realtà ecclesiale nuova, nelle strutture edilizie - dalla chiesa all'oratorio - ma soprattutto nella vita della comunità. Un'impresa non certo semplice, ma don Giuseppe e don Beppino avevano incontrato nel loro cammino sacerdotale l'esperienza di Chiara Lubich e del Movimento dei Focolari, con una spiritualità collettiva che traduceva in vita un Carisma fondato sull'evangelico Ut omnes unum sint: "Che tutti siano una cosa sola". E così i due sacerdoti decisero di darne testimonianza con scelte di comunione molto impegnative e innovative per quei tempi, come condividere la casa canonica, mettere in comune ogni pensiero e azione perché in ogni momento si concretizzasse la parola di Gesù: "Dove due o più sono uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". 

Vissero così per 14 anni operando - come scrisse il quotidiano L’Eco di Bergamo ricordando don Giuseppe nei giorni successivi alla sua morte - “lungo le direttrici di una spiritualità sempre attenta a cercare e a valorizzare ciò che unisce, quella del Movimento dei Focolari”. Fu da questo amore che molte e molte persone, soprattutto giovani, rimasero attirate, impegnandosi a loro volta a generare una vita alimentata dalla linfa evangelica della carità, per contribuire a costruire la fraternità universale. 

La foto in alto è particolarmente significativa. La didascalia dice: Don Giuseppe con i profughi vietnamiti accolti a Romano di Lombardia negli anni '70 e seguiti assiduamente in una casa della Parrocchia.


IL 3 LUGLIO LA CERIMONIA DI INTITOLAZIONE

Martedì 3 luglio alle ore 20 è in programma la cerimonia ufficiale di intitolazione del Parco a don Giuseppe, seguita dalla santa Messa e da una festa. “Abbiamo pensato di ricordare così la figura di questo sacerdote - ha detto il sindaco di Romano di Lombardia spiegando le motivazioni della scelta - che è stato il primo curato e direttore dell’oratorio dell’allora neonata parrocchia di San Pietro e il cui ricordo è ben vivo nella nostra città”. 


"OFFRO ME STESSO, CIO' CHE SONO E  CHE NON SONO
A GLORIA DI MARIA E DELLA SUA OPERA"

Don Giuseppe morì il 12 luglio 1992 quando aveva solo 54 anni. Nel suo testamento spirituale c'è una profonda riflessione che muove da una meditazione di Chiara Lubich intitolataHo un solo sposo sulla terra, Gesù Crocifisso e abbandonato. Così ha lasciato scritto in proposito don Giuseppe: "Ho cercato di dirGli sì ogni giorno. Gli dono la mia vita oggi, perché Lui Risorto sia vivo fra noi sacerdoti, con il nostro Vescovo, con il Papa, in tutta la Chiesa: offro me stesso, tutto ciò che sono e che non sono, a gloria di Maria e della sua Opera, per l'Ut omnes". 


f.c.