Dove vai? Con chi? Quanto starai via? Non si parla che di vacanze! Nel modo giusto?

Fine delle scuole e inizio dell'estate hanno dato il via al grande chiacchiericcio delle vacanze. Al bar, in metropolitana, al mercato è tutto un rincorrersi di "dove vai di bello? con chi? quanto starai via?".
Qualche volta i racconti sono così ricchi di particolari, così densi di programmi, di cose da fare, da vedere e da provare che viene da chiedersi se i protagonisti avranno anche il tempo di riposarsi!




In questi giorni nelle caselle di posta elettronica di chi si è iscritto, è arrivata la nuova Newsletter del Movimento dei Focolari che affronta la questione riproponendo uno scritto di Chiara Lubich del luglio del 2003.

Non è facile fermarsi. A volte siamo presi dal vortice del lavoro e delle attività, come in un ingranaggio di cui abbiamo perduto il controllo.[...]  Non è facile affrontare la solitudine e il silenzio fuori e dentro di noi; eppure sono condizioni necessarie per ascoltare la voce di Dio, per confrontare la nostra vita con la sua Parola, per coltivare e approfondire il rapporto d’amore con lui. Senza questa linfa interiore rischiamo di girare a vuoto e il nostro molto daffare può rimanere infruttuoso. Ecco allora la necessità di periodi, se pur brevi, di riposo fisico e mentale anche per evitare lo stress. A volte ci sembrerà di perdere tempo, eppure anche in questo dobbiamo fidarci dell’invito di Gesù: ”Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’”. [. . .] Il miglior riposo è prendersi il tempo per “stare” con Gesù, vivere in grazia, nell’amore, lasciandosi plasmare e guidare dalla sua Parola [...]".