Dai nostri inviati! La sintesi della prima giornata dell'incontro annuale di Città Nuova

Intensa giornata di lavoro per promotori e animatori di Città Nuova riuniti a Castelgandolfo per il loro annuale incontro. Ad aprire la giornata è stata Aurora Nicosia, il direttore del mensile del Movimento dei Focolari che ha aggiornato sulla vita del giornale e sottolineato il progetto culturale della rivista.

Aurora ha anche parlato dell’apertura di Città Nuova all'alternanza scuola-lavoro, invitando il nostro Mattia Brusinelli a raccontare l’esperienza fatta ad inizio in redazione.

TRE TEMI

Si è parlato poi di tre temi – cittadinanza e giustizia, educazione e famiglia, cristianesimo ragionevole – sui quali il giornale vorrebbe puntare in modo particolare; a questo proposito Luca Gentile, direttore editoriale del Gruppo Città Nuova, ha messo in luce le sinergie possibili tra libri e rivista.
Sono intervenuti gli autori dei titoli già pubblicati che hanno suscitato un dialogo sia con la sala che con quanti hanno seguito la diretta in streaming.



1, 4, 22; I NUMERI DI UN PROGETTO RIORGANIZZATIVO

Il pomeriggio è stato interamente dedicato alla presentazione (e ad un dialogo molto ampio con collegamenti in video con i molti centri vitali dell’Opera nel territorio e messaggi whatsapp) della proposta di Rosalba e Andrea (nella fotografia accanto al titolo), delegati per l’Italia del Movimento dei Focolari, di una futura riorganizzazione operativa con la creazione, a servizio della Zona Italia, di quattro nuove Zonette che ricomprenderanno le attuali 22.


MANTENERE, SVILUPPARE, APPROFONDIRE

Dopo tre anni di Zona Italia – scrive da Castelgandolfo Franca Capponi sintetizzando un pensiero condiviso con Maria Luisa Marchetti, Battista Bonometti e Mattia che sono all'incontro in rappresentanza delle nostre realtà territoriali sembra andare affermandosi la necessità di trovare modalità strutturali nuove e snelle che favoriscano il collegamento tra le reti dei diversi territori per incidere maggiormente nella società. Potrebbe essere un’occasione di crescita reciproca, un processo evolutivo basato su tre parole chiave indicate da Emmaus: mantenere (fedeltà alle fonti), sviluppare (il nostro operare per l’ut omnes) approfondire (il nostro impegno e il nostro apporto culturale). Tutto per mostrare la fraternità in atto, vivendo a corpo un nuovo atto generativo".