Per il terzo anno a Roma il Movimento dei Focolari e Earth Day Italia danno vita al "Villaggio per la Terra"
Antonia Testa, co-responsabile del Movimento dei Focolari per la città di Roma, ne ha parlato ieri a Geo, trasmissione pomeridiana della Rai che è possibile rivedere cliccando QUI, e poi anche a TV 2000 e in una intervista audio a Vatican News.
TRA I VOLONTARI DEL “VILLAGGIO” ANCHE QUATTRO CLUSONESI
Per mettere in piedi una manifestazione che si prevede sarà visitata e vissuta in questi cinque giorni da oltre 200mila persone ci vogliono ovviamente centinaia di volontari. Quest’anno ce ne sono quattro arrivati da Bergamo, da Clusone per essere più precisi, dove è nata, cresciuta e ha maturato la sua vocazione al Focolare Antonia Testa. Nella piccola delegazione bergamasca c’è il papà di Antonia, Angelo Testa, Remigio Sala, Lucia Giudici e Gianguerino Giudici.
TRA I VOLONTARI DEL “VILLAGGIO” ANCHE QUATTRO CLUSONESI
Per mettere in piedi una manifestazione che si prevede sarà visitata e vissuta in questi cinque giorni da oltre 200mila persone ci vogliono ovviamente centinaia di volontari. Quest’anno ce ne sono quattro arrivati da Bergamo, da Clusone per essere più precisi, dove è nata, cresciuta e ha maturato la sua vocazione al Focolare Antonia Testa. Nella piccola delegazione bergamasca c’è il papà di Antonia, Angelo Testa, Remigio Sala, Lucia Giudici e Gianguerino Giudici.
UN CLIMA FRATERNO E COLLABORATIVO
“Ci siamo messi a disposizione per quel che serve – raccontano in qualche messaggio WhatsApp – che va dallo svuotare i cestini dei rifiuti a sistemare gli spazi della convegnistica, dall'accompagnare chi ha problemi di mobilità a distribuire il materiale informativo. Siamo immersi in un clima fraterno e collaborativo. Nessuna delle 200 e passa realtà associative presenti cerca di affermarsi o apparire a scapito delle altre: tutti, ma proprio tutti sono impegnati nel costruire sensibilità, opportunità, cultura attorno ai temi del Villaggio. Siamo felici di poter essere qui e dare una mano”.
AL “VILLAGGIO DEI BAMBINI” C’E’ ANCHE MAX FENAROLI
Ieri è arrivato un altro bergamasco, non più dalle Val Seriana ma dalla Bassa, da Romano di Lombardia. E’ Max Fenaroli, che tanti conoscono per gli spettacoli del Teatrodaccapo. Con l’abilità e la passione di sempre Max è impegnato nel “Villaggio dei bambini” dove anche i più piccoli possono giocare e imparare abitudini che contribuiscono a salvaguardare la Terra.
17 FOCUS SU ALTRETTANTI PUNTI CHIAVE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Nei cinque giorni della manifestazione sono previsti degli approfondimenti particolari sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Organizzazione delle Nazioni Unite con 17 piazze multimediali dedicate ai singoli obiettivi che ospitano dibattiti, laboratori, mostre ed eventi.
EARTH DAY E MOVIMENTO DEI FOCOLARI
L’appuntamento romano è programmato in coincidenza dell’Earth Day, la Giornata della Terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta. Earth Day Italia e il Movimento dei Focolari – da sempre impegnato nella salvaguardia del creato, nella promozione dell’ecologia e della sostenibilità ambientale – lavorano insieme da tre anni.
Qui accanto Antonia Testa intervistata a Geo
DUE ANNI FA LA VISITA DEL PAPA
Nel 2016 c’è stata la storica e inattesa visita del papa. “Voi trasformate deserti in foreste!”, affermò Francesco confermando il cammino fatto e indicando la rotta da percorrere. La doppia immagine è estremamente chiara: sono tanti i luoghi umani e fisici dove manca l’acqua e la vita non c’è più. E quando si parla di “vita” si devono tenere in considerazione innanzitutto i rapporti umani caratterizzati da accoglienza, cura e tenerezza di cui ogni persona ha bisogno per nascere, crescere, portare frutto e, a sua volta, dare nuova vita. E come affermavano i nativi americani, “la terra non appartiene all’uomo, ma è l’uomo che appartiene alla terra”.
Qui accanto Antonia Testa intervistata a Geo
DUE ANNI FA LA VISITA DEL PAPA
Nel 2016 c’è stata la storica e inattesa visita del papa. “Voi trasformate deserti in foreste!”, affermò Francesco confermando il cammino fatto e indicando la rotta da percorrere. La doppia immagine è estremamente chiara: sono tanti i luoghi umani e fisici dove manca l’acqua e la vita non c’è più. E quando si parla di “vita” si devono tenere in considerazione innanzitutto i rapporti umani caratterizzati da accoglienza, cura e tenerezza di cui ogni persona ha bisogno per nascere, crescere, portare frutto e, a sua volta, dare nuova vita. E come affermavano i nativi americani, “la terra non appartiene all’uomo, ma è l’uomo che appartiene alla terra”.
