Mettersi nei panni degli altri. Anna e Paola, testimoni del Vangelo vissuto

In casa, in negozio, in ufficio: cambiano gli ambienti, le circostanze, le persone con cui condividiamo brani di vita quotidiana o episodi occasionali, apparentemente di poco conto… Le Parole del Vangelo, vissute, portano ovunque e sempre luce nuova e ci aiutano a valorizzare e impreziosire ogni semplice gesto.

Ecco allora altre due esperienze che ci possono aiutare ad entrare con il cuore nella giornata di riflessione e di approfondimento sugli scritti spirituali di Chiara Lubich in programma domenica 8 aprile al Centro Mariapoli “Luce” di Frontignano. 


… MA IL PADRE CELESTE E’ SEMPRE ALL’ERTA
Sono andata al supermercato per fare la spesa. Tengo sempre qualche moneta in auto per il carrello ma mio marito regolarmente le usa, così è successo che anche l’altro giorno mi è stato impossibile prendere il carrello. Pazienza! Entro e prendo il cestone che si trascina ma naturalmente faccio fatica a metterci tutta la spesa e mi sale un po' di rabbietta… inizio a lamentarmi tra me e me con mio marito e questo mi rende anche impaziente. Arrivo alla cassa per pagare… fila di attesa, ma soprattutto mi rendo conto che devo lasciare il cestone all’interno del supermercato e portare tutte le borse a mano fino alla macchina!
Ma il Padre Celeste è sempre all'erta! Assieme a me arrivano in cassa una coppia di amici i quali, intuendo il mio disagio, si rendono subito disponibili, a caricare le mie borse nel loro carrello e accompagnarmi fino alla macchina… Problema risolto!
E io? Quale gesto di amore potevo donare? Avevo solo ricevuto. Ma ecco che il giorno dopo viene offerta a me questa opportunità.
E’ tempo di saldi e quindi anche io ho approfittato per andare ad acquistare un nuovo piumone: negozio pieno di gente e solo una commessa (con la quale ho molta confidenza) a servizio dei clienti.Tra una pausa e l’altra, mentre il cliente di turno decide l’acquisto, mi dice che dovrebbe andare anche a prendere sua sorella dal carrozziere che l’aspetta nel paese vicino, ma proprio non può staccarsi dal negozio.Capisco subito che posso andare io. Così parto e quando ritorno il negozio è vuoto e Cristina può servirmi subito, dedicandosi completamente a me.
Anna


METTERSI NEI PANNI DEL FRATELLO E AMARE PER PRIMI
Rientro al lavoro dopo una settimana di ferie ma bloccata con la schiena. L'accoglienza della collega, che avrebbe come minimo dovuto passarmi le consegne del lavoro, è la completa indifferenza : appena un saluto veloce, senza nemmeno alzare lo sguardo. Ancora prima di giudicare o chiudermi nel mio riccio, mi ricordo di quella frase del Vangelo che ci invita a fare agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi e mi chiedo: "Se io fossi lei come vorrei essere trattata dalla mia collega?"
Così rimango in silenzio per la prima ora (pensando che forse era quello che desiderava) e mi metto a fare il lavoro più scomodo (anche per la mia schiena!).
Poco alla volta inizia anche lei a vedermi e a parlarmi.

Paola