Una vigilia di Natale piena di pensieri e di desideri. Sono quelli dell'editoriale dell'edizione di carta di FLest (ancora disponibile, per chi lo volesse), scritto da Anna Zanchi, che con Mattia costituisce l'ala giovane del nostro gruppo di redazione.
Ma che Natale è?
Vorrei che questo Natale fosse tante cose. Vorrei che fosse un Natale per credere in me e in te, in un noi che spesso dimentichiamo e di cui, da sempre, siamo una parte preziosa: l'umanità.
Vorrei che fosse un Natale per avere fede, per trovare il tempo di fermarmi e farmi delle domande: nel cammino della vita ci vogliono delle soste lunghe o brevi per controllare se la meta è quella giusta, se lo zaino è ben sistemato e se la bussola funziona ancora!
Vorrei che fosse un Natale per trovare la forza di lottare per quello in cui credo, per portare avanti i miei progetti e le mie idee e per rialzarmi quando non mi sento all'altezza di questa vita così meravigliosa ma allo stesso tempo così grande.
Vorrei che fosse un Natale per condividere ciò che sono e ciò che ho, per conoscere veramente chi mi circonda e ciò che può darmi, rendendomi una persona più aperta, attenta e migliore.
Vorrei che fosse un Natale per sognare senza avere paura del futuro e delle difficoltà che sicuramente incontrerò nel mio percorso.
Vorrei che fosse un Natale per tutti perché tutti meritano un Natale per rinascere davvero ogni giorno e sentirsi davvero uomini e donne pronti a vivere per qualcosa di grande: amare con le con le braccia tese l'uno verso l'altro e le mani pronte a donare.
Vorrei che fosse un Natale per trovare la forza di lottare per quello in cui credo, per portare avanti i miei progetti e le mie idee e per rialzarmi quando non mi sento all'altezza di questa vita così meravigliosa ma allo stesso tempo così grande.
Vorrei che fosse un Natale per condividere ciò che sono e ciò che ho, per conoscere veramente chi mi circonda e ciò che può darmi, rendendomi una persona più aperta, attenta e migliore.
Vorrei che fosse un Natale per sognare senza avere paura del futuro e delle difficoltà che sicuramente incontrerò nel mio percorso.
Vorrei che fosse un Natale per tutti perché tutti meritano un Natale per rinascere davvero ogni giorno e sentirsi davvero uomini e donne pronti a vivere per qualcosa di grande: amare con le con le braccia tese l'uno verso l'altro e le mani pronte a donare.
Anna Zanchi