Sono numerosi i volontari, di diverse realtà associative, che danno una mano nella gestione del “rifugio” per i senza fissa dimora allestito in questi mesi invernali dalla Caritas di Brescia.
Ad alternarsi nel servizio dentro le ex strutture del Seminario, in via Garzetta, ci sono anche adulti e giovani del Movimento dei Focolari: c’è Angelo, che si rende disponibile da tre anni ormai, mentre Claudio si è aggiunto più di recente; e poi – che vanno e vengono a seconda delle necessità e dei momenti di animazione – ci sono Francesca, Mattia, Marisa, Gabriele, Viola, Debora, Ettore, Giulia, Enrico, Armando e Rossana
Insieme a quanti vi trovano riparo (con la possibilità di fare una doccia, mangiare un pasto caldo e trovare ascolto senza essere giudicati), i volontari hanno organizzato una festa di Natale. Il titolo l’hanno scelto gli ospiti del rifugio: “L’unione fa la speranza”.
Tutte le associazioni e le realtà coinvolte hanno preparato e impacchettato dei doni pensati per le necessità di ciascuno dei destinatari: una giacca a vento, un ricambio di biancheria, lamette e schiuma per la barba. Cose semplici e utili. Apprezzatissime. Qualche canto, un brano musicale, un po’ di movimento e poi un momento conviviale, per augurarsi Buon Natale, per stare insieme, per vincere i fantasmi della solitudine e dell’isolamento, per tenere accesa la fiammella della speranza.
C’erano anche rappresentanti della comunità islamica di Brescia (tra i senza fissa ci sono diversi immigrati musulmani) che hanno portato dolci e tè per tutti.
Ad alternarsi nel servizio dentro le ex strutture del Seminario, in via Garzetta, ci sono anche adulti e giovani del Movimento dei Focolari: c’è Angelo, che si rende disponibile da tre anni ormai, mentre Claudio si è aggiunto più di recente; e poi – che vanno e vengono a seconda delle necessità e dei momenti di animazione – ci sono Francesca, Mattia, Marisa, Gabriele, Viola, Debora, Ettore, Giulia, Enrico, Armando e Rossana
Insieme a quanti vi trovano riparo (con la possibilità di fare una doccia, mangiare un pasto caldo e trovare ascolto senza essere giudicati), i volontari hanno organizzato una festa di Natale. Il titolo l’hanno scelto gli ospiti del rifugio: “L’unione fa la speranza”.
Tutte le associazioni e le realtà coinvolte hanno preparato e impacchettato dei doni pensati per le necessità di ciascuno dei destinatari: una giacca a vento, un ricambio di biancheria, lamette e schiuma per la barba. Cose semplici e utili. Apprezzatissime. Qualche canto, un brano musicale, un po’ di movimento e poi un momento conviviale, per augurarsi Buon Natale, per stare insieme, per vincere i fantasmi della solitudine e dell’isolamento, per tenere accesa la fiammella della speranza.
C’erano anche rappresentanti della comunità islamica di Brescia (tra i senza fissa ci sono diversi immigrati musulmani) che hanno portato dolci e tè per tutti.