Avevo fame... Avevo freddo...

Da Brescia un’altra esperienza per continuare ad essere risposta viva all’appello di Papa Francesco, alla vigilia della Giornata Mondiale dei Poveri

Come restare indifferenti di fronte a chi non ha un riparo dopo una giornata trascorsa al freddo?
Il clima rigido che caratterizza gli inverni lombardi spinge le istituzioni a concentrarsi con maggiore attenzione e sensibilità verso questo problema ma, in genere, è il mondo del volontariato che trova risposte concrete, perché mosso da un cuore e da quelle parole di Gesù che ricorda: “L’avete fatto a me!”

La Caritas di Brescia da qualche anno ha attrezzato spazi per accogliere chi non ha più casa, un letto, un pasto caldo, soprattutto in questo periodo: è il Rifugio Emergenza Freddo in cui si alternano volontari aderenti a vari gruppi caritativi della città.

Claudio e gli altri 

Anche Claudio non è rimasto indifferente di fronte a queste povertà e solitudini e da tre anni ha deciso di offrire periodicamente una giornata o una notte per incontrare quei volti che lasciano trasparire solitudine, fallimenti, fame, freddo… e che chiedono un gesto di amore.

Arriva di solito con borsoni colmi di abiti pesanti, biancheria intima, tute e giacconi, frutto di condivisione di persone della locale comunità del Movimento dei Focolari e che vengono poi distribuiti in base alla necessità degli ospiti. La sua esperienza ha contagiato altre persone della comunità di Brescia, che non si accontentano più di staccarsi da un maglione o un cappotto, ma si sentono interpellate a condividere anche momenti di vita. Certamente continuerà per tutto il periodo invernale la raccolta degli indumenti da uomo pesanti e caldi e chissà che altri, come Claudio, Angelo… possano portare in quel Rifugio cuori capaci di amare.

Quanto fa bene uscire dalle nostre logiche 

“Anche l’altra sera, sono arrivato con altri volontari: abbiamo distribuito la cena, e dopo giocato a carte, visto la TV e condiviso qualche frammento di vita. Qualcuno si è fermato anche tutta la notte. Quanto mi fa bene uscire dalle mie logiche, anche solo per un attimo guardare il mondo da un altro punto di vista. Scopro quanto ricchezze ho che do per scontato, e quanto può essere prezioso per gli altri quello che io non considero. E' scuola di vita! ” conclude Claudio.