Celeste e i fiori per Papa Francesco

Si chiama Celeste, ha 11 anni ed è una Gen3. E’ stata lei a donare a Papa Francesco i fiori che lui stesso ha poi messo davanti alla tomba di don Primo Mazzolari in occasione della visita a Bozzolo, provincia di Mantova e Diocesi di Cremona, dello scorso 20 giugno.
Emozione e gioia hanno accompagnato ogni momento dell’ora e mezza che il Papa ha passato a Bozzolo. Con la sua visita il Santo Padre ha sottolineato il valore di una figura come quella di don Primo, uomo di Dio, ricco di umanità, attento ai poveri e ai lontani, che incarnava l’amore di Dio per l’uomo e per la Chiesa. Accomunandolo a don Lorenzo Milani sulla cui tomba sarebbe andato nel pomeriggio, a Barbiana, Papa Francesco ha detto che entrambi “hanno lasciato una traccia luminosa, per quanto scomoda, nel loro servizio al Signore e al popolo di Dio”.

IL 18 SETTEMBRE A CREMONA L’AVVIO DEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI DON MAZZOLARI
Accogliendo il Pontefice il Vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, ha annunciato che il 18 settembre avrà formalmente inizio del processo diocesano di beatificazione del Servo di Dio don  Mazzolari.

C’ERA ANCHE IL MOVIMENTO DEI FOCOLARI
Con Celeste, che partecipa al percorso formativo proposto dal Movimento dei Focolari per i ragazzi della sua età, e i tanti che hanno fatto cornice alla “carezza” che il Santo Padre ha voluto portare al prete che tanto poco era stato capito dalla Chiesa del suo tempo, c’era anche una rappresentanza del popolo nato dal carisma di Chiara Lubich: lungo la strada c’erano Claudia e Maria Rosa; nella piccola folla che lo ha atteso davanti alla chiesa c’era Michela; in chiesa c’erano Erica (la mamma di Celeste) e tre sacerdoti dell’Opera: don Franco Morandi, don Bernardino e don Angelo.

COME FRA PERSONE CHE SI VOGLIONO BENE

Prima di lasciare Bozzolo il Papa ha recitato un’Ave Maria con tutti quelli che erano rimasti sul sagrato della chiesa impartendo infine la sua benedizione. “Grazie tante e buona giornata” ha detto prima di salire in automobile. Un saluto semplice come fra amici, fra persone che si vogliono bene.

SPRONATI A FARE DI PIÙ
Papa Francesco, come don Primo, non lascia indifferenti coloro che incrociano il suo sguardo. Nelle testimonianze raccolte e pubblicate dai giornali, dalle radio e dalle televisioni che hanno seguito la mattinata di Bozzolo, molti hanno detto di sentirsi interpellati dalle parole e dai gesti del Papa, sollecitati ad una vita cristiana coerente, spronati a fare di più.