Esperienze - Eddy, una storia di speranza

Nell’Ospedale "Chiara Lubich" di Lubumbashi, grande città della Repubblica Democratica del Congo, arrivano ogni giorno casi che impongono scelte difficili e impegnative.
In questa grande città ci si sposta con piccoli bus sgangherati che trasportano fino a 19 persone contemporaneamente, senza grande attenzione alle regole stradali. Gli incidenti sono frequenti, spesso mortali.
Un giorno ci viene portato un bambino in coma, con un grave trauma cranico e la frattura del femore. I suoi vestiti e quelli del padre testimoniano una condizione di grave indigenza: sicuramente non hanno di che pagare né una TAC e tantomeno un intervento chirurgico.

Che fare? In un altro ospedale non avrebbe cure adeguate. Decidiamo di ricoveralo e di intervenire, sostenuti dalla fiducia incrollabile nella Provvidenza.
Passano diversi giorni: le condizioni generali sono altalenanti, ma il personale infermieristico lo cura bene ed Eddy viene alimentato artificialmente.
Dopo un mese, improvvisamente, esce dal coma: parla correttamente e senza evidenze di danni cerebrali! E’ gioioso, come se nulla fosse accaduto. A questo punto operiamo anche la gamba. Va tutto bene e dopo qualche giorno lo dimettiamo.

Oggi rivediamo periodicamente Eddy per i controlli. Siamo felici di rivederlo: ci ricorda la nostra vocazione.
L’atto d’amore che ci ha portato a ricoverare e curare Eddy ha avuto un costo notevole e l’Ospedale avrà sempre bisogno di essere aiutato per poter dare speranza contro ogni disperazione, con dedizione, professionalità ed empatia.

Eugenio

Lubumbashi, ottobre 2025






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