Guardare le difficoltà dell'oggi con la fiducia che viene dall'esperienza. Così si ritrova la speranza




Forse l'indicatore che si è trattato di una mattinata davvero speciale sono i selfie che i giovani studenti presenti hanno voluto fare con i relatori. È successo ieri nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Brescia, affollatissima di persone e tra loro una settantina di studenti delle ultime classi dell'Istituto Tecnico Professionale "Camillo Golgi" che da tempo lavorano con un gruppo di loro docenti sui temi dell'economia civile.

E proprio le nuove forme di economia sono state la centro delle riflessioni proposte da Vittorio Pelligra, Roberto Zini, Paola Manfredi e Antonello Calore, sollecitati dal direttore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini. "Il nostro pane quotidiano. Per un'economia solidale e sostenibile" è il tema da cui hanno preso le mosse ragionamenti che hanno saputo coinvolgere e provocare.







La buona economia costruisce felicità

"Ho portato gli studenti ad un convegno sull’economia - commentava con soddisfazione al termine della mattinata Rosanna De Lisi, docente del 'Golgi' - che inaspettatamente hanno sentito parlare di felicità, di relazioni positive e buone pratiche che ci fanno essere degni di essere umani!". 




Le difficoltà e la fiducia da riconquistare

L'economista Vittorio Pelligra ha parlato della grande ricerca di senso che caratterizza oggi la dimensione del lavoro, componente determinante della buona economia. L'imprenditore Roberto Zini ha raccontato di esperienze positive nella composizione degli interessi per una fase nuova delle relazioni economiche. La psicologa Paola Manfredi ha invitato a guardare le difficoltà dell'oggi con la fiducia che viene dalle esperienze maturate, perché nelle une e nelle altre è possibile trovare la speranza di cui il presente ha bisogno. Lo storico Antonello Calore ha sottolineato l'importanza della componente spirituale per un'azione economica che abbia l'ambizione di un mondo migliore.






Tante domande


Dai giovani e dal pubblico sono poi arrivate tante domande (sul contributo dell'innovazione tecnologica ad una economia sostenibile, sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, su quale impronta educativa sia necessaria per una economia protagonista dell'umanesimo integrale a cui si appella Papa Francesco, sulla gestione del tempo in un mondo dominato dal tutto e subito) che hanno dato modo ai relatori di approfondire e allargare ancora di più i ragionamenti.





L'eco dell'incidenza dell'intuizione di Chiara Lubich


Un convegno quello promosso dal Movimento dei Focolari in cui in tutti gli interventi c'era la possibilità di un collegamento all'incidenza della straordinaria intuizione di Chiara Lubich sulla Economia di Comunione. Ne ha parlato in apertura di mattinata Giuliana Zubani, che con il marito Giovanni Bertagna è stata tra i primi ad accogliere l'appello della fondatrice dei Focoalri: "Un nuovo paradigma economico basato sull’inclusione e la condivisione come norma dei comportamenti, sulla ripartizione degli utili dell’attività economica in maniera strutturalmente diversa: rafforzamento dell'impresa, comportamenti etici, formazione, aiuto concreto ai poveri".

Una rivoluzione giovane di appena trent'anni che continua ad entusiasmare e ad interrogare economisti, parti sociali, giovani e meno giovani, espressione concretissima di un "Ideale che illumina la città".