Radici locali, anima, cuore e braccia in Sudafrica
Nata a Frontignano quarantadue anni fa, Maria Zorra ha immediatamente risposto alla chiamata di vivere per l’Unità, quando, tredici anni addietro, ha accettato che il suo sogno potesse realizzarsi anche in un angolo di mondo decisamente lontano. Si trova, da quel momento, in Sudafrica, dove lavora come insegnante di scuola elementare a Soweto, il ghetto nero “costruito” quando ancora l’Apartheid era potentemente radicata in quel Paese. Lavora con giovani, adulti perché si formino a una mentalità che possa trasformare dal di dentro i vari settori della società in cui si è impegnati, ritrovando in essa la presenza di quel Dio che, pur tra le mille divisioni razziali, economiche, sociali ancora presenti, sogna e prega per l'unità.
Il
progetto Ivory Park
L’attività
di cui si tratta è promossa dalla Comunità locale del Focolare di Johannesburg
e Pretoria e coinvolge più di un centinaio di bambini e adolescenti per un
progetto educativo ed una ventina di giovani adulti per i quali è stato
impostato un progetto agricolo. La comunità cui l’ Ivory Park Project si
rivolge è una delle più marginalizzate della zona della capitale sudafricana:
quella di Tembisa, una enorme township (ghetto nero) costituitasi nella zona
fra Johannesburg e Pretoria, con tassi di criminalità tra i più alti del Paese.
Di
seguito una galleria fotografica (clicca QUI) e il progetto (è QUI)
di inclusione dei ragazzi con (e per) i quali Maria Zorra lavora e di cui lei e
la Comunità locale dei Focolari sono l’anima, il cuore e le braccia Ci sarà
modo di comprenderlo a fondo perché, nel corso della serata, è previsto un
collegamento con la sede del progetto a Johannesburg, dove attualmente Maria si
trova.
Per
prenotazioni
http://www.centromariapoliluce.it/evento/spiedo-solidale/?instance_id=77