La sintetizza con efficacia il titolo che L'Eco di Bergamo usa questa mattina per il consueto articolo di presentazione dell'appuntamento: "Cura e ambiente, la sfida dello sviluppo sostenibile dopo l’emergenza Covid".
Di sviluppo e sostenibilità parlano tutti ormai, raramente però si va al cuore della questione. Ce la ricorda Andrea Conte, uno dei protagonisti della serata, co-autore del volume Vita, salute, ambiente tra speranza e responsabilità da cui l'incontro prende le mosse.
"L’educazione - scrive il giovane fisico e matematico - è il nodo cruciale attraverso cui passa la crescita di una sensibilità attenta allo sviluppo sostenibile. La vita della Terra e sulla Terra fa appello alla scuola, alle comunità laiche e religiose, alle istituzioni civili. La responsabilità dell’educazione è quella di aiutare i giovani e gli adulti a prendersi cura della propria umanità, della dimensione interiore, là dove si giocano le scelte che qualificano l’identità personale e il proprio progetto di vita. Potrebbe sembrare che tutto ciò sia irrilevante rispetto alle questioni dell’ambiente; al contrario, ne costituisce il fondamento, la vera condizione di possibilità. Solo coscienze sensibili tendono a comportarsi da custodi della natura, e non da padroni avidi, a mostrare un senso di responsabilità universale, che renda capaci di sentirsi cittadini del mondo e di esso protagonisti".