La società si rigenera se rigeneriamo i nostri rapporti. Mercoledì 10 marzo il secondo appuntamento del Festival delle relazioni: "Oltre la pandemia"

Mercoledì 10 marzo (ore 20,45) secondo appuntamento del Festival delle relazioni 2021, con il sociologo Pierpaolo Donati e il teologo Giulio Maspero. Per seguire la diretta basta cliccare sul banner qui sotto

 



Siamo ancora in piena emergenza sanitaria ed è forse troppo presto per domandarsi cosa succederà “dopo” la pandemia, se torneremo alla nostra normalità, al mondo a cui eravamo abituati, se ci saranno cambiamenti che modificheranno il nostro stile di vita, se ci dimenticheremo in breve di quello che stiamo vivendo o se il ricordo di questo periodo ci accompagnerà a lungo.


L’importanza delle relazioni sociali

Una cosa è certa però, il Covid-19 «ha rivelato l’importanza delle relazioni sociali nella vita umana». Così scrivono il sociologo Pierpaolo Donati e il teologo Giulio Maspero nelle battute iniziali del volume Dopo la pandemia. Rigenerare la società con le relazioni, che è lo spunto del secondo incontro del Festival.

Ne ha scritto recentemente il mensile "Città Nuova" dal quale riprendiamo qualche passaggio.

La diffusione del virus nel mondo ha comportato, nei fatti, un allontanamento fisico, la cui conseguenza diretta è stata la diminuzione, in certi casi la cancellazione, della relazione immediata, «Improvvisamente – sostiene Pierpaolo Donati – le persone si sono sentite più “estranee” fra di loro. In questo, la pandemia ha significato una perdita di umanizzazione».


Un nuovo paradigma culturale

Per superare questa crisi occorre immaginare un paradigma culturale che vada oltre l’individualismo e il soggettivismo ereditati dalla modernità. «La modernità – scrive ancora Donati – ha occultato il mistero della relazione».


La crisi dell’illusione consumista

La pandemia ha infatti anche accelerato un processo che era già in atto, ossia «la crisi dell’illusione consumista e globalista – argomenta Giulio Maspero – l’illusione cioè di poter andare oltre ogni limite, e ci ha posto nella situazione di dover fare i conti col fatto che l’uomo vive di e in relazione».


Riappropriarsi delle relazioni

Occorrerebbe in questo senso cercare di affrontare la crisi sanitaria che stiamo vivendo come circostanza in cui riappropriarci della dimensione relazionale dell’esistenza e dell’organizzazione sociale.


Foto di HNBS da Pixabay