Vediamoci al “muretto”. Uno spazio virtuale animato da tantissimi giovani, nato durante il lockdown e oggi in continua evoluzione





Anna ed Ettore vivono a Collebeato in provincia di Brescia, ed hanno tre figli: Silvia, Marisa e Carlo. Nei giorni del lockdown è successo qualcosa che ha riempito la loro casa - virtualmente ma stabilmente - di voci, volti, suoni. E oggi che l'isolamento è finito, l'esperienza prosegue adattandosi continuamente.





#Il muretto
La rete che abbraccia il mondo

Quando Silvia, all’inizio della quarantena, ci ha parlato de “ Il muretto” ci è sembrata subito una bella iniziativa, ma mai avremmo pensato che avrebbe coinvolto così tanti ragazzi (e non solo!) da ogni parte del mondo e che avrebbe assunto una dimensione così vasta.

A pensarla e realizzarla sono stati alcuni giovani del Movimento dei Focolari per dare occasione di incontro e di aggregazione, in un momento delicato come il lockdown, a chi era più isolato o lontano, in ogni parte del mondo.

“Il muretto” è attivo dalle tre del pomeriggio e va avanti fino a tardi, qualche volta tardissimo! E' aperto a tutti, anche solo per un saluto, per raccontare, per condividere, per chiacchierare. C'è chi balla, canta, suona, studia, mangia, gioca e coinvolge tutti gli altri.


Questo il link per collegarsi (ogni giorno dopo le 15)
https://zoom.us/j/661382359



L’impegno dei ragazzi li ha portati a realizzare attività culturali, sociali, interviste, condivisioni con chi nel tempo della pandemia ha vissuto esperienze in prima linea, con psicologi, infermieri, volontari.

Ci sono state poi serate speciali con i gruppi musicali del Gen Verde e del Gen Rosso, collegamenti con le scuole internazionali dei giovani del Movimento dei Focolari, l'adesione a iniziative speciali come la giornata di preghiera interreligiosa per l'umanità o il webinar “Poverty and Inequalities” su quanto la pandemia ha influito sulle condizioni economiche e sociali nel mondo.


Tutti coinvolti

Questa esperienza ha coinvolto tutta la nostra famiglia: Silvia e Marisa per l'aggiornamento dei social e per seguire le chat in inglese e spagnolo; Carlo per la regia e gli aspetti tecnici (oltre che come intervistatore nella serata speciale con il Gen Verde). Tutti e tre fanno poi parte dell’equipe organizzativa del "muretto". 

Carlo ha vissuto l'esperienza come un momento di crescita: gli è servito tantissimo – parole sue – “per maturare, per conoscere nuove persone ed incontrare nuovi amici anche se più grandi, lontani e poterli vedere anche se solo tramite uno schermo”. 

Infine noi, sempre più coinvolti in questo mondo giovanile che ormai conosciamo, seguiamo, salutiamo tutte le sere e che ci tocca l'anima, tanto che siamo diventati “papi & mamy” per tutti i ragazzi del muretto.


Talenti in circolo

Al di là delle serate molto emozionanti la cosa che ci ha colpito, da dietro le quinte, è stata la preparazione meticolosa, la cura dei dettagli, il tempo impiegato per l’organizzazione che ha permesso di creare un bellissimo rapporto tra i ragazzi e gli ospiti e creare momenti importanti. L’Amore è perfetto se è puro e attento.

Vivere con questi giovani ci dà la speranza che mettendo a reciproca disposizione i propri talenti, possano adoperarsi per la realizzazione del sogno di un mondo unito.

Anna ed Ettore