Culla o tomba? Amore e matrimonio nell'incontro a Clusone (Bg) con Maria e Raimondo Scotto

Può darsi che, col passar degli anni, anche i più convinti si siano arresi al monito del disincanto: “Il matrimonio è la tomba dell’amore”.

Il sorriso raggiante di Maria e lo sguardo sereno di Raimondo Scotto, esperti delle dinamiche della vita a due, consulenti nel Movimento Famiglie Nuove, affermavano il contrario. Dopo cinquanta primavere di vita coniugale, le loro parole, frutto di intesa profonda e di dialogo intenso con coppie di tutte le età, hanno lanciato la speranza di un “per sempre” possibile.

Dai piccoli gesti di vita quotidiana all’intimità del cuore, passando attraverso il multiforme linguaggio della sessualità, i “giovani” sposi hanno tenuto inchiodate centocinquanta persone, nell’aula magna dell’oratorio di Clusone (Bg) lo scorso 21 febbraio, per il quarto appuntamento del Festival delle relazioni: “La nostra storia a due? E’ questione di sguardi”.


Forse più che le parole ha convinto la loro presenza “insieme”, dopo tanti anni, medico lui ed insegnante lei, autori del libro “La danza dell'amore” (pubblicato dall’Editrice Città Nuova), testimonianza credibile perché tutta vita reale e niente teoria, tutto vissuto e niente cattedra.

L’amore imperfetto si è percepito abbraccio complice e duraturo, accettazione dell’altro con le sue fragilità, cammino personale di autostima prima che possibile donazione all’altro, accoglienza, fino all’orgasmo del cuore, poesia che lascia risuonare dentro le note dell’incanto: “Matrimonio, culla dell’amore”.