La presenza del Capo dello Stato, le parole che ha usato per parlare di Chiara, dei suoi insegnamenti e della sua eredità hanno giustamente monopolizzato l’attenzione.
Ma non meno ricca di emozioni e di suggestioni è stata la visita alla mostra “Chiarta Lubich, città mondo”. Le racconta nelle righe che seguono uno dei partecipanti
(RE)INCONTRARE CHIARA
L’appuntamento della città di Trento e del Movimento dei Focolari con il Presidente Mattarella e con le più alte personalità religiose e civili locali era certamente il più significativo e importante all’interno delle manifestazioni e delle iniziative in programma per il Centenario della nascita di Chiara Lubich. Non tanto per la forte eco mediatica, quanto perché voleva essere una testimonianza viva di quei figli, quella umanità e di quella Chiesa che, in forme diverse, hanno ricevuto da una “donna di frontiera”, l’ideale dell’unità.
Due i momenti “forti”, che hanno dato spazi e significati diversi a tutti noi arrivati in una sessantina dalle nostre città, in un caleidoscopio di immagini, emozioni, luci e tratti di storia: la visita al mattino alla mostra “Chiara Lubich, città mondo” presso le Gallerie e l’incontro pomeridiano con le istituzioni civili e religiose.
La mostra: Ti saresti aspettato di incontrare subito Chiara, la donna che ti apre la porta di casa e ti fa entrare nelle sue intimità domestiche… no sono gli altri che parlano di Chiara e che ti accolgono come loro l’hanno accolta,, non importa se bambini o adulti, gente normale o filosofi o presidenti… poi la sua voce, sempre “nascosta, che ti dice “ un giorno ho visto una luce… e la seguii”
Ti ritrovi introdotta in quella luce, una luce bianca che man mano assume i colori dell’iride… Dallo svelamento del segreto di Chiara, il suo Unico Amore, Gesù abbandonato, ad una vita che si dispiega intrecciando la sua storia, alla storia dell’umanità, le sue intuizioni e le sue realizzazioni e le sue prove che paiono precedere sempre quelle dell’umanità… ti pare proprio che Chiara sia stata sempre un passo avanti…
Aveva ragione Emmaus quando diceva che questo centenario non vuole essere una celebrazione nostalgica di Chiara, ma un incontro con lei.