L'educazione ci importa, ci sta a cuore. La passione per l’uomo dell’oggi e del futuro

Il progetto formativo per insegnanti ed educatori svolto a Verona dall’8 al 10 novembre scorsi era al suo secondo appuntamento di questa edizione che è stata pensata in tre luoghi distinti dell’Italia, per favorire una più ampia partecipazione: Loppiano, Verona, Benevento.


“Parole come pietre, parole come ali”. Questo il titolo dato all’edizione di quest’anno del Convegno: un progetto condiviso tra il prof. Michele De Beni (docente di Pedagogia), l’istituto universitario Sophia a Loppiano con il Preside Piero Coda e il Comitato promotore e un Cantiere in action di docenti di tutta l’Italia, uniti dalla passione di mettere in rete competenze e professionalità per rispondere ai tanti bisogni del mondo giovanile e della scuola di oggi, primo fra tutti quello della relazionalità educativa.



IN SEI DALLE NOSTRE PROVINCE

Anche da Brescia e da Bergamo erano presenti sei insegnanti che fin dalle scorse edizioni partecipano con fedeltà a questa “scuola permanente”. Tra i relatori era stato invitato il prof. Ivo Lizzola dell’Università di Bergamo che da anni condivide riflessioni, azioni e percorsi educativi con Michele De Beni.

Ma la novità principale di quest’anno è stata la presenza, oltre che insegnanti e dirigenti scolastici, anche genitori e studenti della secondaria 2° grado, che hanno lavorato in parte per conto proprio e in parte insieme ai docenti. Questo anche in risposta/preparazione all’appello di Papa Francesco per il grande evento “Ricostruire il patto educativo globale” che si terrà a Roma, giovedì 14 maggio 2020, visto che nel suo messaggio il Papa sottolinea proprio la necessità di rafforzare l’alleanza educativa scuola-famiglia-società, di fronte a quella che lui considera – a ragione! - una sfida epocale.



RELAZIONE/COMUNICAZIONE

Il programma, molto intenso, prevedeva momenti assembleari, con relazioni alternate a contributi di natura artistica; l’intera giornata di venerdì 8 è stata dedicata ai laboratori coordinati da facilitatori dell’Istituto “Approccio Centrato sulla Persona”, sul tema della relazione e della comunicazione, mentre domenica mattina c’è stata una coinvolgente condivisione del lavoro svolto nei gruppi.

Si è riflettuto molto sulla responsabilità etica che l’uso della parola comporta, vista la potenza che essa può avere - come ben suggerisce il titolo del convegno – di ferire a morte una persona o di darle le ali. Ciò era ben rappresentato in una vignetta di W. Kostner, che era esposta all’ingresso della sala. Si è sottolineata l’importanza dell’auto-ascolto o intelligenza intra-personale, secondo il principio per il quale un educatore è tale se, educando, non trascura mai di educarsi

E’ venuta in luce, ancora più chiaramente, la centralità della cura delle relazioni umane, sia nel “successo” di ogni istituto scolastico sia, in generale, nell’azione educativa nel mondo di oggi, che è già da ora un fattore decisivo per la costruzione di una nuova civiltà in questa fase che – dobbiamo rendercene conto – è un vero cambiamento d’epoca.



UN PERCORSO FORMATIVO PERMANETE

“Come lo scorso anno, il convegno è stata un’occasione davvero formativa, fruttuosa - racconta Dino Sottini - tant’è che, almeno per quanto mi riguarda, ma credo sia esperienza un po’ di tutti, già il giorno dopo sono entrato nelle classi con una luce, con idee e un entusiasmo nuovi, sentendomi parte di una comunità più ampia.

"Incoraggiati dal prof. De Beni, continueremo l’esperienza del gruppo WeCare avviata da circa un anno e mezzo con alcuni insegnanti di Brescia, soprattutto allo scopo di sostenerci e formare una sorta di “cellula d’ambiente”, anche se in scuole diverse, e comunicare meglio la presenza di Gesù Maestro negli ambienti scolastici in cui operiamo quotidianamente.

"Nel mese di dicembre faremo un incontro di 'restituzione' del corso. Inoltre abbiamo pensato di collegarci alla rete nazionale di docenti che ha contribuito ad organizzare i convegni We Care Education. E’ in cantiere anche un momento allargato alla 'equipe educattori', al Movimento Famiglie Nuove e ai catechisti in preparazione al Patto educativo globale del prossimo 14 maggio a Roma.”