Diversità che ci arricchiscono. La lezione dei ragazzi di Gussago, contro i pregiudizi e le paure.

Lara insegna nella Scuola media "Venturelli" di Gussago, cittadina alle porte di Brescia. Lo scorso giugno ha proposto ad alcune colleghe l’idea di realizzare un progetto educativo e didattico sul tema dell’intercultura e integrazione. L'idea si è concretizzata ed ha coinvolto cinque classi terze.

Obiettivo del progetto era quello di offrire ai ragazzi un percorso che li aiutasse a diventare consapevoli dei propri stereotipi e pregiudizi, cogliere che la diversità di punti di vista, di interpretazioni, di culture rappresenta sempre una ricchezza per tutti, imparare a interagire con chiunque è diverso da sé; alla comunità sociale un'occasione di riflessione sulla risorsa che rappresenta la cultura altra contribuendo così ad un cambiamento di mentalità, in controtendenza rispetto al messaggio prevalente dei mass media odierni.


Il problema visto da tante differenti angolature

E così i ragazzi hanno approfondito gli argomenti attraverso varie discipline, attività e laboratori di cucina etnica ed henné, al termine dei quali hanno pensato di condividere quanto appreso in un appuntamento pubblico che ha avuto luogo del 27 febbraio aperto, patrocinato dal Comune di Gussago e sostenuto da molteplici realtà associative.

La Comunità locale del Movimento dei Focolari, vista la proficua collaborazione con l'Istituto Comprensivo di questi ultimi anni, ha dato il suo contributo nell'organizzazione dell’incontro pubblico: contattando le altre associazioni e movimenti per invitarli a partecipare, pensando alla realizzazione della bozza del volantino creato dai ragazzi, ecc.


Ragazzi protagonisti

Hanno aperto la serata gli alunni della secondaria dando conto del loro lavoro attraverso uno dei libri che li ha accompagnati, L’isola. Una storia di tutti i giorni, scritto e disegnato da Armin Greder, e un resoconto dettagliato di tutte le loro attività e riflessioni. 
Anche un'altra lettura li ha conquistati, quella del romanzo Il sogno di un venditore di accendini di Francesca Fialdini che hanno letto e commentato in classe: la storia di un “vu cumprà” arrivato in Italia dal Senegal per dare un futuro alla sua famiglia.


In dialogo con un testimone d'eccezione

I ragazzi hanno voluto che a raccontare la storia fosse il figlio del venditore di accendini, Abdul Mbodj, diventato primo avvocato di origini africane del Foro di Milano. Con lui i ragazzi hanno intavolato un dialogo coinvolgente, profondo e a tratti divertente che ha catalizzato non solo la loro attenzione, ma anche quella degli adulti. 

La sorpresa della serata è stato un collegamento telefonico con  l'autrice del libro per una breve intervista in cui raccontato la genesi di questo lavoro, il grande coinvolgimento emotivo e la realizzazione editoriale.


La psicologa: dobbiamo imparare a fare i conti con le nostre emozioni

Nel terzo momento della serata è intervenuta la psicologa Valeria Della Valle che ha offerto una sua riflessione per aiutare a capire le nostre reazioni di fronte “all’Altro da Me”. Al termine non sono mancate alcune domande da parte di genitori e cittadini che all'inizio e alla fine della manifestazione hanno potuto visitare la mostra degli elaborati e degustare biscotti marocchini e pane arabo realizzati dai ragazzi della scuola media. Quelli avanzati sono stati recapitati al "Progetto emergenza freddo" e alla San Vincenzo ancora la sera stessa.






QUALCHE IMPRESSIONE RACCOLTA A FINE SERATA 


- "... finito l'incontro sono salita in auto e mentre guidavo verso casa, mi sono accorta di avere il cuore felice, di quella felicità che riesce a togliere un po' di croste dalla nostra anima ispessita e ci aiuta a rivelare la parte migliore di noi. Un bel respiro a pieni polmoni su un mondo di pace, fratellanza, semplicità, purezza, che è sempre lì a portata di mano, ma che spesso ci è più comodo ignorare.

Rientrata a casa ho iniziato a raccontare la serata ai miei cari, con quell'urgenza e quell'entusiasmo che solo le buone notizie reclamano. Che dire? Grazie! Avete dato voce alla speranza... (uno dei trenta docenti presenti)

-" La serata mi ha trasmesso una grande energia creata dalla leggerezza e profondità dei ragazzi, dal loro impegno, dalla loro allegria e dalla carica di positività del personaggio. Anche la psicologa. Semplice chiara e comunque positiva" (un'altra docente).

- " Serata culturalmente elevata e fuori dagli schemi abituali". (Gruppo MASCI)

- "...una serata bella e finalmente esperienze positive, non si vedeva più il suo colore ma solo il suo calore" (Responsabile dell'Associazione Coloretnico di Gussago che ha offerto i laboratori alla scuola)

- "...Serata davvero riuscita, ben articolata, a misura dei ragazzi protagonisti dell'evento. In maniera soft sono stati inviati dei messaggi importanti e profondi sia ai ragazzi che ai genitori e adulti presenti e sono inoltre stati suggeriti gli strumenti per superare le paure del "diverso" (un partecipante adulto)

- "Hanno apprezzato tantissimo l'intervento di Abdul, hanno raccontato ai compagni la serata e alcuni, un po' inclini a giudizi superficiali, hanno dimostrato veramente una revisione di alcuni pregiudizi precedenti..." (una docente della scuola media di Castegnato circa alcuni suoi alunni che hanno partecipato alla serata)




LE REAZIONI DEI RAGAZZI 


- "Non dimenticherò mai tutto ciò che ho scoperto in questo progetto , per esempio che gli stranieri sono persone come noi...d'ora in poi tratterò con rispetto gli stranieri e le persone di religioni diverse e non avrò pregiudizi...dobbiamo ragionare con la nostra testa senza farci influenzare...Agli adulti vorrei dire che non si devono basare sulle idee dei politici e dei media"

-"Il Progetto mi ha fatto ragionare molto sulla bellezza della diversità"

- "L'attività ci ha permesso di conoscere i doni che ci possono trasmettere le altre culture"

- "Se tutti siamo diversi vuol dire che in realtà nessuno lo è"

-"Abdou è un modello di persona che si dovrebbe seguire: dopo ostacoli e difficoltà si è rialzato e non si è più fermato. Io gli devo molto perché mi ha convinto a credere nei miei sogni"

- "Abdou mi ha fatto capire che se qualcuno crede in te, anche solo una persona, puoi fare tutto ciò che vuoi. Persona straordinaria che mi ha fatto capire l'importanza dello studio e della tenacia"

- "Sono tornato a casa con una speranza in più per il mio sogno nel cassetto"

- "Conoscere Abdou è stato emozionante perché mi ha aperto gli occhi e la mente,mi ha fatto vedere il mondo da un'altra prospettiva,una migliore

- "È stato bello lavorare tutti insieme nei laboratori, anche con compagni con i quali normalmente non lavoro e parlo"

- "Ho capito che spesso le persone generalizzano circa gli immigrati e credono che siano tutti delinquenti, ma non è così"

- "Se come ha detto la dott.ssa Della Valle proviamo tutti le stesse emozioni, dovremmo ritenerci tutti uguali anche solo per questo motivo"

- "Questo incontro mi ha fatto riflettere molto"

- "Vorrei dire grazie ad Abdoul perché mi ha fatto capire il significato vero della parola famiglia"