A Brescia, Vescovo e Imam ricordano l'incontro tra San Francesco e il Sultano: il pluralismo religioso stimolo per la pace e la fratellanza

A 800 anni dall'incontro tra San Francesco e il Sultano d’Egitto, la Diocesi di Brescia e il Centro Culturale Islamico di Brescia hanno voluto rinnovare il cammino già intrapreso della fraternità che nasce dall’essere uomini e donne credenti”. E’ il testo del post pubblicato oggi nella pagina Facebook dal settimanale diocesano “La Voce del Popolo” con un breve video sulla visita del Vescomo mons. Pierantionio Tremolada al luogo d’incontro della comunità musulmana di Brescia e all’incontro con l’imam Sheik Amen Al-Hazmi.

In quel “cammino già intrapreso” del post c’è sicuramente anche il grande impegno della Comunità locale di Brescia del Movimento dei Focolari che in stretto rapporto con la Diocesi ha avviato da anni un percorso di reciproca conoscenza, di approfondimento culturale, storico e spirituale a sostegno del dialogo interreligioso. E diversi sono stati i membri del Movimento che non hanno voluto mancare all’appuntamento di oggi.

E’ stato un momento per condividere fede e fraternità, nel solco del “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” scaturito dall’incontro del febbraio scorso ad Abu Dhabi tra Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar: “Un vero e proprio manifesto sul percorso da fare insieme in nome della fede che diventa preghiera, nutrimento dell’anima, tesoro da condividere. La preghiera come esperienza spirituale ci affratella e ci indica la via” ha affermato mons. Tremolada.



Rifacendosi al cammino di dialogo tra cristiani e musulmani, l’imam ha ribadito la volontà di continuarlo, “fino a rendere la città di Brescia l’esempio della convivenza e del dialogo”. Per la guida spirituale del Centro islamico ricordare l’incontro tra San Francesco e il sultano avvenuto al tempo delle Crociate, significa ribadire “che il pluralismo religioso non può essere motivo di guerra, ma deve anzi essere uno stimolo verso la pace e la fratellanza”.