Il nostro compito? Andare controcorrente! La cronaca del fine settimana dei giovani a Trento per il percorso "Sentieri di Paradiso"
L'inizio del nuovo anno è anche l'occasione per tornare sui momenti più significativi dei mesi passati. Tra questi c'è sicuramente un fine settimana di inizio dicembre che ha portato a Trento - città natale di Chiara Lubich, custode di luoghi significativi legati ai primi tempi del Movimento dei Focolari - un bel gruppo di giovani per la seconda tappa del percorso "Sentieri di Paradiso". Ce lo raccontano i protagonisti.
IL NOSTRO COMPITO? ANDARE CONTROCORRENTE
Durante il weekend del 7/8/9 dicembre 2018, il Centro Mariapoli di Cadine è stato l’ambientazione perfetta per la seconda tappa del nostro percorso “Sentieri di Paradiso”. Oltre a noi, Cadine accoglieva in quei giorni anche un gruppo di giovani provenienti da varie province d’Italia per approfondire il tema della “vocazione”; con loro abbiamo condiviso momenti di preghiera, la messa, il Patto d’Unità (firmato solennemente) e qualche momento di comunione.
C'erano anche alcuni studenti dell’Università Sophia di Loppiano, con il loro Rettore, Piero Coda, che concludevano nella città di Chiara un fecondo dialogo con un gruppo di giovani musulmani iraniani.
In ascolto
Sono stati tre giorni di “pausa” dalla vita quotidiana, per fare vuoto di noi stessi e ascoltare ciò che Chiara ha sempre voluto che i giovani del Movimento portassero nel cuore come il dono più grande della vita.
Il venerdì sera abbiamo iniziato con una cena tutti insieme, per conoscerci meglio e perché sentivamo la necessità di coltivare i rapporti tra noi.
La giornata di sabato è stata molto intensa e ricca di momenti davvero preziosi. Al mattino abbiamo insieme approfondito la forte esperienza spirituale che Chiara con le sue prime compagne hanno vissuto a Fiera di Primiero ad inizio estate del 1949, incentrata sulla comunione con la Parola di Dio, con l’Eucarestia, e la comunione con il fratello. In un successivo momento ci siamo suddivisi a due a due, per continuare il nostro dialogo e condividere ciò che le parole di Chiara avevano suscitato nel nostro cuore.
La visita, nel pomeriggio, accompagnati da Nino Carella, nei luoghi di Trento più significativi per la nascita e lo sviluppo dell’Ideale, che ci ha permesso di riscoprire la storia dell’Opera di Maria, sotto una luce nuova e con maggior consapevolezza.
La serata con in coniugi Acler
E per concludere, una meravigliosa serata in compagnia di Michela e Piero Acler, una coppia famiglia del Movimento dei Focolari di Trento - lui scrittore e regista, lei insegnante ed animatrice, entrambi impegnati in varie realtà giovanili locali, ed in percorsi di accompagnamento di famiglie in difficoltà - che con la loro energia e il loro entusiasmo ci hanno raccontato esperienze della loro vita personale, nell’ambito lavorativo e di coppia, con passaggi profondi e vibranti.
Possiamo portare l'unità ovunque
Abbiamo raccolto gli echi della profonda unità costruita fra noi soprattutto durante la mattinata della domenica: momento conclusivo ed “esplosivo”. Dopo aver rinnovato il Patto riflettendo sul suo significato profondo e sull’esperienza fatta da Chiara Lubich ed Igino Giordani quasi 70 anni fa sulle Dolomiti, esperienza fondata sulla vita della Parola e sulla comunione quotidiana con Gesù Eucarestia, abbiamo trascorso due ore di condivisione in cui abbiamo espresso tutta la nostra gioia, gratitudine, continua sorpresa e commozione nel sentirci parte di questa famiglia. Unire il mondo sarà forse un’utopia, ma se riusciamo a sperimentarlo nei nostri rapporti, possiamo portarlo ovunque.
Farsi testimonianza
“Il mio sogno è essere Vangelo che cammina e porta questa felicità agli altri", ha detto uno dei giovani; altri gli hanno fatto eco: “Abbiamo valori contrapposti a quelli di tanti ragazzi /e… andare contro corrente è uno dei nostri compiti perché le nostre parole le nostre azioni hanno un potere forte"; "Abbiamo ricevuto quello di cui avevamo bisogno…”; “Se siamo in Dio siamo di più noi stessi … genuini”.
IL NOSTRO COMPITO? ANDARE CONTROCORRENTE
Durante il weekend del 7/8/9 dicembre 2018, il Centro Mariapoli di Cadine è stato l’ambientazione perfetta per la seconda tappa del nostro percorso “Sentieri di Paradiso”. Oltre a noi, Cadine accoglieva in quei giorni anche un gruppo di giovani provenienti da varie province d’Italia per approfondire il tema della “vocazione”; con loro abbiamo condiviso momenti di preghiera, la messa, il Patto d’Unità (firmato solennemente) e qualche momento di comunione.
C'erano anche alcuni studenti dell’Università Sophia di Loppiano, con il loro Rettore, Piero Coda, che concludevano nella città di Chiara un fecondo dialogo con un gruppo di giovani musulmani iraniani.
In ascolto
Sono stati tre giorni di “pausa” dalla vita quotidiana, per fare vuoto di noi stessi e ascoltare ciò che Chiara ha sempre voluto che i giovani del Movimento portassero nel cuore come il dono più grande della vita.
Il venerdì sera abbiamo iniziato con una cena tutti insieme, per conoscerci meglio e perché sentivamo la necessità di coltivare i rapporti tra noi.
La giornata di sabato è stata molto intensa e ricca di momenti davvero preziosi. Al mattino abbiamo insieme approfondito la forte esperienza spirituale che Chiara con le sue prime compagne hanno vissuto a Fiera di Primiero ad inizio estate del 1949, incentrata sulla comunione con la Parola di Dio, con l’Eucarestia, e la comunione con il fratello. In un successivo momento ci siamo suddivisi a due a due, per continuare il nostro dialogo e condividere ciò che le parole di Chiara avevano suscitato nel nostro cuore.
La visita, nel pomeriggio, accompagnati da Nino Carella, nei luoghi di Trento più significativi per la nascita e lo sviluppo dell’Ideale, che ci ha permesso di riscoprire la storia dell’Opera di Maria, sotto una luce nuova e con maggior consapevolezza.
La serata con in coniugi Acler
E per concludere, una meravigliosa serata in compagnia di Michela e Piero Acler, una coppia famiglia del Movimento dei Focolari di Trento - lui scrittore e regista, lei insegnante ed animatrice, entrambi impegnati in varie realtà giovanili locali, ed in percorsi di accompagnamento di famiglie in difficoltà - che con la loro energia e il loro entusiasmo ci hanno raccontato esperienze della loro vita personale, nell’ambito lavorativo e di coppia, con passaggi profondi e vibranti.
Possiamo portare l'unità ovunque
Abbiamo raccolto gli echi della profonda unità costruita fra noi soprattutto durante la mattinata della domenica: momento conclusivo ed “esplosivo”. Dopo aver rinnovato il Patto riflettendo sul suo significato profondo e sull’esperienza fatta da Chiara Lubich ed Igino Giordani quasi 70 anni fa sulle Dolomiti, esperienza fondata sulla vita della Parola e sulla comunione quotidiana con Gesù Eucarestia, abbiamo trascorso due ore di condivisione in cui abbiamo espresso tutta la nostra gioia, gratitudine, continua sorpresa e commozione nel sentirci parte di questa famiglia. Unire il mondo sarà forse un’utopia, ma se riusciamo a sperimentarlo nei nostri rapporti, possiamo portarlo ovunque.
Farsi testimonianza
“Il mio sogno è essere Vangelo che cammina e porta questa felicità agli altri", ha detto uno dei giovani; altri gli hanno fatto eco: “Abbiamo valori contrapposti a quelli di tanti ragazzi /e… andare contro corrente è uno dei nostri compiti perché le nostre parole le nostre azioni hanno un potere forte"; "Abbiamo ricevuto quello di cui avevamo bisogno…”; “Se siamo in Dio siamo di più noi stessi … genuini”.