Per me la cosa importante è dare, superando paure, divisioni e false sicurezze

Superare le paure, le divisioni, le false sicurezze, per andare incontro al prossimo. “Idea del mese” – il commento ad una frase del Vangelo proposta in maniera tale da valorizzare la ricerca di dialogo e di comprensione tra persone di diverse convinzioni religiose e non religiose – sottolinea come “ogni giorno si presentano situazioni con diversi ‘vestiti’: le sofferenze quotidiane, le difficoltà che suscita la propria coerenza, le sfide per le scelte importanti della vita".
Ecco il testo per questo mese di novembre.


Andare incontro al prossimo

Quante volte chiamano alla nostra porta? Può essere il postino, un vicino di casa,
l’amico di un nostro figlio, o anche uno sconosciuto… Cosa vorrà? Sarà prudente aprire,
lasciar entrare a casa qualcuno che non conosciamo?

Ebbene, “Idea del mese”, ci invita ad accogliere ogni ospite inaspettato.
Tutte la comunità sono invitate a superare le paure, le divisioni, le false sicurezze, per
andare incontro al prossimo. Infatti, ogni giorno si presentano situazioni con diversi
“vestiti”: le sofferenze quotidiane, le difficoltà che suscita la propria coerenza, le sfide
per le scelte importanti della vita, ma soprattutto quelle sofferenze legate ai volti dei
fratelli e delle sorelle che incontriamo sul nostro cammino.
E qui troviamo un invito personale a far tacere i rumori per riconoscere ed ascoltare
quella voce dell’amore, l’unico capace di liberarci delle nostre paure e portarci ad aprire
la porta del cuore.

Far tacere tutto per scoprire la voce dentro

Così riferiva un’esperienza la stessa Chiara Lubich: “E' necessario far tacere tutto in noi
per scoprire la voce dentro. Ed è necessario estrarre quella voce come un diamante dal fango:
pulirla, mostrarla e offrirla nel momento opportuno, perché è amore e l’amore va dato; è
come il fuoco che brucia quando viene comunicato alla paglia o al legno, altrimenti si spegne.
L’amore deve crescere in noi e straripare”.

Delia il suo bar, i clienti che ha perso e i fratelli che ha trovato

I poveri o i migranti possono bussare alla nostra porta. Delia, una signora italiana
proprietaria di un bar, racconta: “Un caldo pomeriggio di domenica, seduti sul marciapiede
c’erano alcune madri con i loro figli affamati. Li invitai a passare e gli dissi che gli avrei dato
gratuitamente qualcosa da mangiare ai bambini. Loro si vergognavano per non avere soldi,
ma io insistetti, e finalmente accettarono. A partire da quel momento, il mio bar é diventato
il bar degli immigranti, la maggior parte dei quali è musulmana. Molti iniziarono a chiamarmi
‘mamma Africa’. I miei vecchi clienti, a poco a poco, si andarono perdendo, in modo che la
piccola sala dedicata alle partite dei pensionati è diventata quella dei bambini, dove possono
studiare e giocare, con la comodità che le mamme possono cambiare i pannolini al bimbi,
oppure si è trasformata in un’aula per le lezioni di italiano. Io non ho fatto una scelta in
realtà, ma tutto è nato da una necessità, quella di non guardare dall'altra parte. Grazie a
loro ho avuto contatto con persone ed associazioni che mi sostengono e mi aiutano ad
andare avanti. Se dovessi ricominciare, lo farei volentieri. Per me la cosa importante è dare”.


Tutti siamo invitati ad amare e ad andare incontro agli altri, in modo che quello stesso
amore prenderà spazio nella nostra vita.






“Idea del mese” è nata in Uruguay da un gruppo per il dialogo promosso dal Movimento dei Focolari: è tradotta in sette lingue e diffusa in diciassette paesi.