Vietato mancare! Appello ai soci della Cooperativa Loppiano Prima: un'Assemblea per ripartire

Si avvicina la data dell’Assemblea Soci della Cooperativa Loppiano Prima, convocata per sabato 13 ottobre. Da più parti si sottolinea che deve essere un’assemblea di svolta e dunque di grande rilievo.
Ne parliamo con Beatrice Vecchione, socia della Cooperativa dal 1987, eletta lo scorso giugno nel Consiglio d’amministrazione.




Betarice, sai che non farebbe male un “ripasso” di storia!

La Cooperativa Loppiano Prima nasce nel 1973, per amore di questo lembo delle colline toscane in cui si vive l’Ideale di Chiara Lubich, l’unità della famiglia umana. C’erano tanti campi abbandonati e tanti ruderi, e questo non esprimeva la bellezza del Creato. Così alcuni volontari e volontarie hanno pensato, insieme a tanti nel Movimento, che quei campi e quei ruderi si potevano acquistare per aiutare la cittadella a rispecchiare Dio Bellezza e a mettere in luce l’importanza del lavoro. Siamo tanti, ci dicevamo, ognuno dà quello che può. La Cooperativa è nata così, con un azionariato diffuso alla portata di tutti: una quota aveva il valore di 10.000 lire.

Costituita la Cooperativa cosa fate?

Si decide di acquistare il comprensorio di “Tracolle”, con la cantina, alcuni terreni e altre case, tutte diroccate e in cattivo stato. C’erano altri possibili compratori. I proprietari, che stavano in Svizzera, ci dissero: “Noi vendiamo a chi prima arriva”. Noi non avevamo capitale a disposizione, ma Eugenio Jaccod, un Volontario della Zona di Roma che voleva bene a Loppiano, ricevette proprio in quei giorni una somma di arretrati, circa 80 milioni di lire, che a quel tempo erano una bella cifra. Eugenio li prestò alla Cooperativa e così si andò subito in Svizzera per poter chiudere l’acquisto.

Oggi chi è che porta avanti la Cooperativa?

Le scelte di strategia le fa proprio l’Assemblea Soci, che le affida al Consiglio d’amministrazione per la gestione, anche con l’ausilio di consulenti esterni. La nostra speranza per il presente e il futuro è in una partecipazione sempre più attiva dei soci, perché ci aiutino a migliorare con proposte e suggerimenti. La parte produttiva è ovviamente affidata ad esperti.







Chi è che sostiene economicamente la Cooperativa?

Una Cooperativa è sostenuta dal capitale sociale. Agli inizi c’era grande entusiasmo e quasi ogni anno i soci versavano una quota per sostenere nuovi investimenti. Con il tempo questo sostegno è venuto meno, forse anche perché c’erano tante altre cose da sostenere. Ma oggi ci vorrebbe un importante rilancio del capitale per fare nuovi investimenti e migliorare la parte produttiva e la ristrutturazione dei fabbricati. Ed è questo che dovremo discutere e decidere in assemblea.

L’appello alla partecipazione che così insistentemente lanciate ai soci deriva dalla necessità di questo rilancio?

Il socio è il protagonista dell’assemblea, perché fa parte di questo corpo, prende conoscenza delle proposte e partecipa alla discussione; e se anche non si hanno le competenze per entrare nel merito si possono cogliere i passaggi essenziali e strategici delle scelte da fare. Si condivide la vita, come in famiglia. A questa assemblea vogliamo presentare la situazione che abbiamo trovato e le scelte che vogliamo intraprendere di conseguenza. Vogliamo che i soci conoscano il nostro pensiero e non si trovino dopo davanti a sorprese. Sono sicura che chi sente sua la cooperativa sicuramente farà di tutto per esserci.