Un "ponte" per superare le divisioni. Dal Sudafrica una lettera di Maria Zorra piena di speranza

Aiutate i nostri bambini a studiare. Le scuole che frequentano non hanno risorse e i genitori non sono in grado di aiutarli. Dopo la scuola media son tutti in mezzo alla strada e faranno la stessa vita dei loro genitori...”. La richiesta, o meglio, l’appello, è della comunità di Hartswater, in Sudafrica, vicino alla cittadina di Taung. Lì c'è un Focolare femminile in cui da diversi anni abita e lavora, insieme ad altre compagne, Maria Zorra, focolarina bresciana di 38 anni.

A raccontarlo è Maria stessa in un lungo aggiornamento che ha inviato alla sua comunità parrocchiale di origine, quella di Frontignano di Barbariga.







PER CAPIRE DI PIU'

Nella piccola cittadina dove abitiamo – scrive Maria – c’è una grandissima sfida che si trascina fin dai tempi dell’apartheid. Ci sono tre comunità ben distinte: i bianchi, che vivono nella città e possiedono la maggioranza dei beni e delle imprese, i meticci e i neri che vivono nelle periferie della città, due aree comunque distinte, ammucchiati in case piccolissime o baracche, senza strade, circondati dalla spazzatura. Questi circa 7000 abitanti che vivono nelle periferie lavorano o sono a servizio degli atri 3000 che vivono in città”.

IL PROGETTO BRIDGE

Immerso in questa realtà, un giorno il Focolare si è chiesto cosa potesse fare per essere un contributo reale per la comunità povera della città? “Così è nato il progetto bridge, il ponte, un doposcuola per bambini e ragazzi – spiega Maria – che con il sostegno di molti offre un ambiente sereno e stimolante in cui si possono fare i compiti ed essere aiutati specialmente in inglese e matematica, creando [anche] un piccolo spazio di comunione, un luogo d’incontro tra razze e culture diverse”.

TANTE ESPERIENZE

E attorno a “Bridge” sono nate tante piccole esperienze che danno speranza e mostrano come potrebbe essere il futuro di questo angolo di mondo rinnovato dalla fraternità.

"CI VEDIAMO A DICEMBRE"

Una lunga lettera piena di buone notizie quella di Maria (trovate il testo integrale nel link al piede della notizia), che termina con un arrivederci a presto: a dicembre “verrò in Italia per fare i miei voti perpetui, per prendere “il volo per sempre” come ci piace dire nel Focolare. […] E’ un passo importante sì, ma credo che pur fra mille cadute e fallimenti quotidiani, non potrei chiedere un vita più piena: sono solo grata a Dio. A presto allora!”.