Il paradiso è una realtà a cui si accede solo insieme. Diario di un fine settimana "sui passi di Chiara"

Trova il tempo di pensare, trova il tempo di pregare, trova il tempo di sorridere”. Sta scritto ai piedi di una scultura che è stata posta sulla cima Castellazzo, a 2333 metri, sullo spartiacque tra la valle di Fiemme e il Primiero, nel comune di Tonadico.

Una sollecitazione in cui si sono imbattuti Edoardo e Luisa Maria di Cremona, Gabriele di Bergamo, Viola, Francesca, Mattia, Debora, Sofia e Lia di Brescia e provincia, arrivati fin lassù nel fine settimana.

Cosa li ha spinti ad accogliere la proposta di questi giorni trentini sui passi di Chiara Lubich? “Il desiderio del paradiso – ha risposto uno del gruppo – che è una realtà a cui non si può accedere da soli, ma solo insieme, proprio come abbiamo fatto oggi camminando verso una meta comune, condividendo e superando le difficoltà, arrivando alla vetta e con la gioia di esserci!”.

L’iniziativa va collocata in quello speciale percorso di approfondimento che il Movimento dei Focolari sta facendo attorno ad uno dei momenti più significativi della manifestazione del Carisma in Chiara Lubich. Si tratta di quello che negli scritti spirituali della Fondatrice è conosciuto come il “Paradiso del ’49”. Un’esperienza profonda di Dio attraverso la bellezza della creazione, accompagnata dalle esperienze generate dal Vangelo vissuto in ogni momento e in ogni circostanza della giornata.

Il resoconto delle giornate, accompagnato da un esauriente servizio fotografico, è nei link sottostanti.