Verso il Genfest 2018. Lorenzo: "Voglio mettermi in gioco"

Per migliaia di giovani che in ogni parte del mondo si riconoscono nel Movimento dei Focolari, il conto alla rovescia per il Genfest 2018 nelle Filippine è vicino al simbolico -100. Dalle nostre province partiranno in 6, forse in 7. Si capirà nelle prossime settimane.

Ognuno di loro vive a proprio modo questi mesi di attesa (senza dimenticare con l'importante step del Genfest Italia a Loppiano dal 29 aprile al primo maggio) e FLest vuole raccontarlo in preparazione del grande viaggio verso Manila.

Cominciamo con Lorenzo Zanchi, 16 anni, che abita a Prezzate di Mapello, provincia di Bergamo;  frequenta da sempre il Movimento ed oggi ne condivide l'esperienza con un gruppo di coetanei.



Perché hai deciso di partecipare al Genfest?
Innanzitutto per vivere un' esperienza fuori dalla vita ordinaria e comune. Mi piace mettermi alla prova e questa potrebbe essere anche l'occasione giusta per conoscere cosa c'è dall'altra parte del mondo, scoprire una cultura differente e un posto diverso, ma soprattutto per confermare la mia fede e condividere con altri questa parte della mia vita, questa avventura. Voglio proprio mettermi in gioco.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?
Sicuramente di divertirmi e di conoscere molte cose nuove, piccole o grandi che siano. Mi aspetto di vivere un'esperienza che mi cambi dal punto di vista della vita comunitaria e che mi porti a sapermi aprire maggiormente alla condivisione e allo scambio.

Tra i momenti speciali che vi attendono a Manila, c'è qualcuno di questi che non vedi l'ora di vivere?
La giornata dedicata ai workshop, il 7 luglio. Non vedo l'ora di partecipare a delle attività preparate con così cura e attenzione dalla Commissione: sono molto curioso.

Tre cose che porterai con te e tre che lascerai a casa.
Domanda difficile... Beh, con me porterò la macchina fotografica per immortalare i momenti migliori di questa avventura, tanta voglia di fare nuove esperienze e molta pazienza.
Non porterò con me, invece, egoismo, perché devo essere pronto a dare ciò che ho in qualsiasi caso, le comodità superflue e le mie abitudini: voglio avere il cuore aperto per accogliere tutto e non essere distratto da niente, neppure da me stesso.


Come detto nell'introduzione, Lorenzo non partirà da solo. Per scoprire i suoi compagni di viaggio continuate a seguirci (anche attraverso la pagina Facebook di FLest). Alla prossima intervista!