Lettera da Trento: il mondo unito è già cominciato!


Nei giorni scorsi abbiamo iniziato a dare conto di alcuni momenti del congresso che dal 15 al 18 febbraio ha riunito a Frontignano le Volontarie e i Volontari del Movimento dei Focolari di Trento, Bolzano, Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona. Per la seconda volta (il precedente è di due anni fa) trentini e bolzanini hanno scelto di vivere l’appuntamento di inizio anno al Centro Mariapoli "Luce", che è il punto di riferimento per la formazione e gli incontri al largo del Movimento nella province della Lombardia Est.

Continueremo a raccontare il congresso anche nei prossimi giorni, ma oggi diamo spazio ad una lettera che ci ha mandato Ilaria Pedrini, Volontaria della zona di Trento, con una bella riflessione sui giorni vissuti assieme.

“Forse – scrive Ilaria nella mail con cui ha accompagnato il testo – non è un testo appropriato al notiziario, ma voi togliete tutti i superlativi e le esagerazioni: avete la mia approvazione preventiva! La cosa che mi ha colpito di più nelle parole scambiate sul pullman che ci riportava a Trento è stata sentire una Volontaria dire: "Il mondo unito è già cominciato". Non vi pare un bel segno?”.





Il mondo unito è già cominciato!
di Ilaria Pedrini*

Carissimi amici, siamo tornati nelle nostre vallate del Trentino e dell'Alto Adige dopo i giorni splendidi passati a Frontignano insieme a voi. Tutto ha rimesso nel nostro cuore il grande Ideale che anima il vostro Centro Mariapoli, vera "città di Maria", la madre di Gesù, madre del sogno di Gesù: che tutti siano una cosa sola! E' cambiato infatti il nostro rapporto con Lei.

MARIA E' VIVA

Non è più solo "devozione mariana", pur bella come tanti avevamo perché nati in una terra di lunga tradizione cristiana. Nelle riflessioni e testimonianze che ci sono state offerte, il rapporto con Lei è diventato coscienza e gioia di una intimità ben diversa! Maria è viva! Maria è vicina a noi più che la nostra mamma terrena. Ogni mamma vive e si spende perché i suoi figli siano felici e si amino, creando quel calore e quella solidarietà che sono insiti nel concetto di "famiglia". A Frontignano abbiamo capito quanto lo fa Maria, insegnandoci ad essere uniti nel nome del suo Figlio, nell'amore, e a farlo ritornare nel mondo attraverso di noi, fatti Lui, fatti cellule del suo corpo: un perenne Natale, una perenne "incarnazione".

RIMBOCCARSI LE MANICHE

Dunque grazie di questi giorni di "contemplazione" sì, ma anche di ... un nuovo "rimboccarsi le maniche". Nessuno di noi era inattivo o pigro. No. Ma questo guardare a Maria è stato anche un nuovo sguardo sul grande compito di essere attivi (di più!) e creativi (di più) nel cantiere del mondo unito.

Potrebbe sembrare un compito immane, unire il mondo, proprio oggi con "la terza guerra mondiale a pezzi", con gli esiti di una "globalizzazione" squilibrata che affama gran parte del pianeta, con il "risorgere dei muri" (e quanti!) proprio quando i confini fra i popoli perdono di senso nel libero fluire delle informazioni e dei capitali.

Il mondo unito è più vicino, anzi è già cominciato! E tutti questi fenomeni non fanno che segnalare l'illogicità delle paure e dell'odio che contrappongono fratello a fratello, popolo a popolo. Non c'è più tempo da perdere: la fraternità universale è alle porte e tutto vi concorre.

PERDERE E’ GUADAGNARE

Basta una spallatina al nostro egoismo che teme di "perdere", al nostro io che teme di "morire" per scoprire – e lo abbiamo constatato in mille toni a Frontignano nella vita vissuta e raccontata da tanti – che "perdere" è guadagnare, che "morire" al nostro io è in realtà vivere!

Portiamo nel cuore il volto di Luis e di Umberto che da sconosciuti sono diventati fratelli e hanno abitato insieme, lavorato insieme, muovendo una catena di generosità che non è ancora finita; e poi il volto di Luigi e Tullia che hanno dato una mano a gente sconosciuta nel Myanmar ed hanno visto fiorire dal nulla una nuova impresa che genera lavoro e dignità; e i volti belli di giovani in partenza per Manila dove a luglio si ritroveranno con coetanei di tutti i continenti per gridare dai tetti dell'etere la loro inscalfibile fraternità.

UN PUGNO DI SOGNATORI

Il mondo unito è già cominciato nelle piccole comunità dei nostri territori: come dimenticare Padernello e il suo castello e il suo borgo rinati dalla geniale collaborazione di un pugno di sognatori [la gallery fotografica della visita è disponibile nella pagina Facebook Flest]Quante Padernello pullulano in Italia? Tante, tantissime. Questa è la realtà poco raccontata che ci mette di lena a rimboccarci le maniche e a collegarci perché a nessuno dei nostri borghi e delle nostre piccole o meno piccole città manchi il "lievito" dell'unità.

SI LAVORA AD UN MOMENTO STORICO

Ora ... vi aspettiamo a Trento! Ci stiamo preparando ad un momento storico, quello che nel 2020 ricorderà in modo speciale Chiara Lubich a Trento, sua città natale, a cento anni dalla sua nascita. Lei sognava che la sua città fosse "incendiata" dall'amore reciproco fra i suoi cittadini. Poi la vita l'ha portata a diffondere il messaggio dell'amore in tutto il mondo. Ora tocca a noi incarnare il suo sogno nella sua città. Ci aiuterete, vero?

Trento, 19 febbraio 2018




*Ilaria Pedrini è trentina di origine, per scelta cittadina del mondo. Sociologa, specializzata in pedagogia del territorio, appassionata di cittadinanza attiva e volontariato. Fa parte del corpo docente della rete delle scuole di partecipazione del Movimento politico per l’unità. Fondatrice e attuale presidente di More, Associazione culturale che si occupa di apprendimento in ogni età della vita. Collabora con riviste di carattere culturale e sociale. Per l'Editrice Città Nuova ha pubblicato: Marilen. Semplicemente vivere (2001) e L'altro Novecento. Nella testimonianza di Duccia Calderari (2016)