Uno solo è il Maestro. Prosegue la formazione di una cinquantina di educ...attori per le nuove generazioni

Sabato 20 gennaio un bel gruppo di persone provenienti da Mantova, Brescia, Bergamo e Cremona, si è ritrovata per il secondo appuntamento del percorso di formazione sullo stile educativo da adottare e consolidare nella relazione con le nuove generazioni.

Si è cominciato condividendo le esperienze di Clusone, in alta Valle Seriana, dove Gabriella e Renata animano un gruppo di ragazzi, e di Chiari, in provincia di Brescia, dove è nato un piccolo gruppo di bimbi che con l’aiuto di Patrizia, una nuova animatrice, si ritrovano al centro giovanile per piccole attività laboratoriali. Per entrambe le esperienze un aspetto vincente è il rapporto con i genitori, con i quali si instaura una relazione di fiducia e collaborazione nella consapevolezza, come ampiamente sottolineato fin dal primo incontro, che “è necessario un intero villaggio per educare un bambino”.

Un aggiornamento è arrivato anche da educatori di Mantova e Gussago dove l’operazione “Hanno sloggiato Gesù”, che prende il nome da una celebre riflessione di Chiara Lubich sul consumismo che accompagna il Natale, ha coinvolto tanti bambini che hanno portato le statuine del Bambino Gesù nei luoghi più disparati, dai centri commerciali alle bancarelle del mercato, dagli ospedali alle case di riposo. “E’ attraverso esperienze concrete vissute insieme – hanno raccontato gli educatori – che si veicola ai più giovani l’arte di amare tutti, l’apertura ai più poveri e soli, il senso del sacro e l’apertura alla dimensione soprannaturale, il gusto di dialogare con Dio”.

TANTE PISTE SU CUI CONTINUARE A LAVORARE

Si è poi passati ad analizzare le sfide aperte:
  • la continuità e la progettualità, con relativo calendario da condividere con le famiglie;
  • la ricerca di nuove risorse, in particolare figure educative maschili di riferimento;
  • le attività per preadolescenti e adolescenti da inventare in uno stile coinvolgente ed incisivo per la loro crescita;
  • la necessità di sensibilizzare tenacemente le comunità locali riguardo alla responsabilità, personale e comunitaria, di cura delle nuove generazioni;
  • il problema del bullismo e cyberbullismo a cui si vorrebbe dedicare in un prossimo futuro uno spazio di approfondimento. 

A rimettere a fuoco i pensieri, dopo questo brainstorming , è stata la presentazione di una prima parte di un tema fondante dell'Opera di Maria in cui Chiara Lubich ricorda che “Uno solo è il Maestro”, riferendosi alla presenza di Gesù nelle relazioni di reciprocità tra generazioni che è la fonte di vera sapienza.

BENESSERE E TUTELA DEI MINORI

Nel pomeriggio i partecipanti hanno affrontato le questioni legate al “benessere e alla tutela del minore”, con la presentazione delle linee guida adottate da alcuni anni nel Movimento dei Focolari, in sintonia con l'orientamento della Chiesa cattolica.

Si è preso in esame anche un manuale pratico per poter affrontare agevolmente le varie situazioni che si vengono a creare nello svolgimento delle attività per ragazzi e bambini: sicurezza degli ambienti, viaggi, dinamiche di gruppo, relazione minore-adulto. 
“Il Movimento dei Focolari – si legge nell’intruduzione – attraverso la sua specifica spiritualità di comunione promuove la formazione integrale della persona attraverso l’incarnazione dei valori evangelici come una via salutare di autorealizzazione e per la fratellanza universale. Il presente manuale è stato elaborato con l’intenzione di orientare e facilitare il prezioso e complesso compito di accompagnare bambini e adolescenti…In esso sono delineate alcune norme di comportamento che ogni adulto responsabile dovrà adottare per la promozione, ben-essere globale e la tutela dei minori a lui affidati”

SULLA STRADA GIUSTA

A fine giornata diverse impressioni hanno confermato la positività del percorso intrapreso:
  • Interessante l’approccio positivo adottato e l’impegno volto primariamente a creare un ambiente di benessere che, di conseguenza, diventa anche tutelante per i bambini”;
  • "Possiamo migliorare molto nella relazione con le famiglie dei nostri ragazzi, creando alleanze e partecipazione attraverso una comunicazione costante e limpida”;
  • Lo scambio e la condivisione fra noi animatori sono la forza indispensabile per educare con gioia e avere lo sguardo giusto e positivo sui ragazzi!”.