La vocazione di Luca (1) - E se fosse tutto mio?

Luca è in vacanza con i genitori in Val di Sole, in Trentino. E’ l’estate del 2009. Alla vacanza ci è arrivato abbastanza confuso. Viene da una famiglia numerosa, sogna anche lui di farsene una, ma poco prima di partire per il Trentino, lasciando Parma dove in Università studia tecnologia alimentare, la ragazza con la quale sembrava stesse nascendo una certa simpatia gli dice: “Ti lascio. Secondo me tu hai la testa per qualcos'altro!”.



Quella messa nella Casa di riposo
Nella giornata delle vacanze di questa famiglia di Mantova la messa ha un ruolo centrale. Ci vanno ogni giorno, mai nello stesso posto, però: il prete è uno solo e i paesi sono tanti. L’idea della messa itinerante a Luca non dispiace: è l’occasione per conoscere le contrade da presepio che punteggiano la montagna. L’unica tappa che proprio non gli va giù è la Cappella della Casa di riposo. Ha da poco compiuto vent'anni e che l’ambiente possa non piacergli è anche abbastanza comprensibile. Eppure è li che Luca trova la conferma che i suoi dubbi e le sue preoccupazioni sul futuro arrivano ad una svolta. “Al momento della consacrazione, in quella chiesa senza banchi piena di anziani in carrozzina, ci sono quasi caduto in ginocchio per terra, chiedendoGli ancora una volta di aiutarmi capire qual fosse la mia strada”.

Bellissima! Boh! Vi dirò
A celebrazione finita, risaliti in macchina, il papà chiede che impressione abbiamo avuto di quella messa: “Mia mamma, una focolarina che si entusiasma genuinamente per qualsiasi situazione – racconta Luca - risponde con un convinto ‘bellissima’; per me la risposta è ‘boh!’. E per te papà, chiedo io, com’è stata? ‘Ve lo dico alla fine della vacanza’ risponde lui misterioso”.

Quattro angeli custodi
Nell'appartamento accanto al loro ci sono quattro giovani, anche loro in vacanza. Arrivano da Montet, in Svizzera, dove il Movimento dei Focolari ha una casa di formazione per i focolarini. Diventano un po’ gli angeli custodi di Luca. In montagna ci vanno insieme, stanno tanto tempo a parlare, condividono pensieri e sogni.

E se fosse tutto mio?
Giorni intensi che restano nella memoria e nel cuore. Sulla strada di ritorno a Mantova Luca chiede al padre quella impressione sulla messa alla Casa di riposo che aveva promesso per la fine della vacanza: “Quando ti ho visto in ginocchio per terra – gli dice – ho capito che ogni mio pensiero sul tuo futuro era egoistico e ho sentito dentro chiaramente una domanda, come fosse Gesù a formularla: ‘Hai sempre pensato che Luca fosse tutto tuo. E se fosse tutto mio?’.


1 - continua