La sfida necessaria dell’unità in politica

Una delle tante realtà nate all’interno del Movimento dei Focolari è il Movimento politico per l’unità (l'immagine è quella del logo). Basta sfogliare un giornale o guardare un po’ di televisione per capire quanto impegnativa sia la sfida.

Non lo era da meno vent’anni fa, quando Chiara Lubich, la fondatrice, lo affidò a quanti nel Movimento dei Focolari avevano responsabilità o impegni di natura politica.

Oggi, nelle nostre comunità locali, il Movimento politico per l’unità lavora alla costruzione di relazioni, promuove confronti e incontri per far crescere la fraternità in politica.

Il prossimo appuntamento in calendario è per venerdì 15 settembre a Romano di Lombardia , in provincia di Bergamo (nei link di approfondimento in fondo a questa notizia è possibile scaricare la lettera invito spedita a politici e amministratori pubblici).




Abbiamo posto alcune domande a Piarangelo Mariani che fa parte del Centro regionale del Movimento Politico per l’Unità.


La chiamata all’impegno per la politica fatta vent’anni fa da Chiara Lubich è ancora attuale
Più che mai. Per questo abbiamo bisogno di moltiplicare le occasioni per condividere e focalizzare l’obiettivo: portare la cultura della fraternità in politica. Una sfida enorme che ci interpella tutti, come cittadini ed elettori.

Non vi viene mai il dubbio che l’intuizione di Chiara sia per un tempo di la da venire?
Sappiamo che parlare di unità in politica può sembrare utopico, un'idea irrealizzabile, soprattutto se si guarda al contesto di sistematico scontro politico che viene offerto dai partiti in Italia. Ma è utopia necessaria se si vuole ridare alla politica la sua dignità fondante: la ricerca del bene comune.

Come si fa a portare la fraternità in politica?
Sviluppando occasioni di dialogo. Solo così si può fare esperienza che chi la pensa diversamente da noi non necessariamente è un avversario, ma molto più semplicemente è portatore di una diversa istanza che va quanto meno ascoltata profondamente.

Ci sono esperienze concrete?
E' ciò che avviene da diversi anni a livello nazionale con i "Laboratori parlamentari di ascolto reciproco e condivisione", ai quali partecipano parlamentari di tutti gli schieramenti in uno sforzo continuo di dialogo.

E a livello locale?
Replichiamo l’esperienza dei laboratori di dialogo in Regione Lombardia, ad esempio, ma accompagniamo anche esperienze in alcuni Consigli comunali e provinciali dove ci sono politici che credono fortemente all’idea della fraternità in politica e si impegnano direttamente e quotidianamente ad un rapporto dialogico con tutti.

Il Movimento politico per l’unità si rivolge esclusivamente ai politici?
No, a tutti. E' una proposta ideale, un percorso, che necessita del più largo coinvolgimento per la costruzione di una vera e propria rete di relazioni sul territorio.