BUDAPEST 14 SETTEMBRE 2006
Quanti fra noi, provenienti anche dalle nostre città, erano presenti in quel palazzetto dello Sport,
stracolmo di uomini e donne appartenenti ad ogni ceto sociale, cultura, professione, provenienti
da ogni parte del mondo per ricordare e festeggiare, ma soprattutto a testimoniare la nascita dei
“Volontari di Dio”!
Ricordo che fino all’ultimo momento si era pregato perché Chiara Lubich, fondatrice del
Movimento dei Focolari, potesse essere presente.
Grazie a lei eravamo nati; a lei che aveva risposto, in quel lontano 1956 al grido di papa Pacelli, dopo la repressione della rivoluzione ungherese “Dio, Dio, Dio, risuoni questo ineffabile nome, fonte di ogni diritto, giustizia e libertà, nei parlamenti, nelle piazze, nelle case, nelle officine”, con un forte appello: “Occorre un esercito di volontari per…edificare una società nuova”.
Un appello che era stato raccolto da migliaia e migliaia di donne e uomini “liberi, che credono al vangelo e agiscono di conseguenza”… e che in quei giorni si ritrovavano per rafforzare il proprio impegno per costruire brani di fraternità nella società.
Ma Chiara non stava bene, e aveva chiesto a Vale di portarci il suo messaggio preparato per quel
Congresso.
LA CONSEGNA DI VALE
Ho ancora negli occhi quella sua immagine dolcissima e fortissima, illuminata da un elegante abito color verde acqua che accentuava la sua presenza quasi angelica e nello stesso tempo concretissima.
Dopo averci consegnato il messaggio di Chiara, si congeda con queste parole:
"Vorrei misticamente portarvi nel 1944, in quei piccoli rifugi e soprattutto vorrei parlare alle nuove generazioni, siete tanti giovani e dirvi che è bello l'internet perché Chiara vi ha seguiti.
Anche oggi Chiara ci ha visti però abbiamo una cosa che è quella che Dio ha dato a noi nei rifugi, nel '44, sotto le bombe, dove non c'era l'amore, c'erano le guerre...Che cos'è? Ascoltate quella voce. Chiara ha più fiducia in voi che voi in voi stessi. Ascoltiamo quella voce. Ascoltiamo quella voce!
E quella voce è sempre semplice, facile, bella, piena di fantasia e tu la vita la inventi, non c'è più monotonia, non c'è più noia e tu realizzi te stesso, sei il figlio di Dio redento. Ascolta quella voce! E' già pagato, tutto pagato!
E' facile, è bello, è un linguaggio senza parole, perché Dio parla alla stoffa con la quale ci ha creati; siamo tutti diversi. Chiara nei rifugi ci faceva bruciare tutta la posta. Bruciavamo tutti i bigliettini, tutte le letterine dove Chiara ci parlava e ci diceva: Dovete essere lettere vive! Allora io dico: Budapest, coraggio! E' tutto dentro di te! Parti, credi in quella voce ! Lo Spirito Santo ti spinge, è una forza irreversibile. Dio vuol salvare il mondo anche se il mondo non vuol essere salvato. Dio ama il mondo e vuole rivelare a tutti come sono ognuno un pezzetto speciale nel suo cuore infinito ed è lì che ci riconosciamo fratelli, figli di un Padre che ci ha fatto belli tutti. Partite con una convinzione, partite con una convinzione: in qualsiasi momento di dolore vi troviate, credete nel dolore. “
Anche oggi, dopo gli ultimi attentati di Bacellona e altri proprio ieri a Londra e Bruxelles, dopo il terremoto a Ischia e a un anno dal terremoto del Centro Italia, mi pare che Vale, con Chiara, mi, ci ripeta: “Coraggio, Dio ama il mondo”
Quanti fra noi, provenienti anche dalle nostre città, erano presenti in quel palazzetto dello Sport,
stracolmo di uomini e donne appartenenti ad ogni ceto sociale, cultura, professione, provenienti
da ogni parte del mondo per ricordare e festeggiare, ma soprattutto a testimoniare la nascita dei
“Volontari di Dio”!
Ricordo che fino all’ultimo momento si era pregato perché Chiara Lubich, fondatrice del
Movimento dei Focolari, potesse essere presente.
Grazie a lei eravamo nati; a lei che aveva risposto, in quel lontano 1956 al grido di papa Pacelli, dopo la repressione della rivoluzione ungherese “Dio, Dio, Dio, risuoni questo ineffabile nome, fonte di ogni diritto, giustizia e libertà, nei parlamenti, nelle piazze, nelle case, nelle officine”, con un forte appello: “Occorre un esercito di volontari per…edificare una società nuova”.
Un appello che era stato raccolto da migliaia e migliaia di donne e uomini “liberi, che credono al vangelo e agiscono di conseguenza”… e che in quei giorni si ritrovavano per rafforzare il proprio impegno per costruire brani di fraternità nella società.
Ma Chiara non stava bene, e aveva chiesto a Vale di portarci il suo messaggio preparato per quel
Congresso.
LA CONSEGNA DI VALE
Ho ancora negli occhi quella sua immagine dolcissima e fortissima, illuminata da un elegante abito color verde acqua che accentuava la sua presenza quasi angelica e nello stesso tempo concretissima.
Dopo averci consegnato il messaggio di Chiara, si congeda con queste parole:
"Vorrei misticamente portarvi nel 1944, in quei piccoli rifugi e soprattutto vorrei parlare alle nuove generazioni, siete tanti giovani e dirvi che è bello l'internet perché Chiara vi ha seguiti.
Anche oggi Chiara ci ha visti però abbiamo una cosa che è quella che Dio ha dato a noi nei rifugi, nel '44, sotto le bombe, dove non c'era l'amore, c'erano le guerre...Che cos'è? Ascoltate quella voce. Chiara ha più fiducia in voi che voi in voi stessi. Ascoltiamo quella voce. Ascoltiamo quella voce!
E quella voce è sempre semplice, facile, bella, piena di fantasia e tu la vita la inventi, non c'è più monotonia, non c'è più noia e tu realizzi te stesso, sei il figlio di Dio redento. Ascolta quella voce! E' già pagato, tutto pagato!
E' facile, è bello, è un linguaggio senza parole, perché Dio parla alla stoffa con la quale ci ha creati; siamo tutti diversi. Chiara nei rifugi ci faceva bruciare tutta la posta. Bruciavamo tutti i bigliettini, tutte le letterine dove Chiara ci parlava e ci diceva: Dovete essere lettere vive! Allora io dico: Budapest, coraggio! E' tutto dentro di te! Parti, credi in quella voce ! Lo Spirito Santo ti spinge, è una forza irreversibile. Dio vuol salvare il mondo anche se il mondo non vuol essere salvato. Dio ama il mondo e vuole rivelare a tutti come sono ognuno un pezzetto speciale nel suo cuore infinito ed è lì che ci riconosciamo fratelli, figli di un Padre che ci ha fatto belli tutti. Partite con una convinzione, partite con una convinzione: in qualsiasi momento di dolore vi troviate, credete nel dolore. “
Anche oggi, dopo gli ultimi attentati di Bacellona e altri proprio ieri a Londra e Bruxelles, dopo il terremoto a Ischia e a un anno dal terremoto del Centro Italia, mi pare che Vale, con Chiara, mi, ci ripeta: “Coraggio, Dio ama il mondo”
Franca Capponi, Volontaria di Dio