Così hanno fatto Chiara Lubich e le sue compagne fin dai primi giorni di quella esperienza straordinaria che è diventata il Movimento dei Focolari. Così si continua a fare attraverso la scelta, mese per mese, di una frase del Vangelo accompagnata da una breve riflessione e dall’invito a fare esperienza di ciò che suggerisce. Si chiama “Parola di Vita” e le piccole storie che trovate qui di seguito sono il frutto del Vangelo preso sul serio coniugando i verbi amare, ascoltare, condividere.
Amo per primo
Con una parente stretta ho sempre cercato di mantenere buoni rapporti nonostante con il suo comportamento mi abbia fatto passare più di una notte in bianco. Ogni 15 giorni le faccio visita, per ascoltare i suoi dolori e farle sentire il mio affetto. La cosa che mi ha sempre infastidito un po’ è che in 10 anni, da quando mi sono trasferito nella nuova casa, non ho mai ricevuto da lei né visite né telefonate. Quel “Resta con noi“ che attraverso la Parola di Vita del mese di Aprile stavamo vivendo, mi ha fatto decidere di farle un invito ufficiale proprio la Settimana Santa, dicendo che sarei andato io a prenderla e a riportarla a casa sua. Proposta accettata. Si è sentita accolta e conquistata dalle attenzioni che tutta la famiglia ha avuto nei suoi riguardi. Il giorno dopo ci ha telefonato ringraziarci e dopo due giorni ci ha richiamato, dandoci anche il suo numero di cellulare che non avevamo.
Ascolto l'altro
Lavoro come assistente sociale e rientrando al lavoro dopo le vacanze di Pasqua si presentano per la prima volta nel mio ufficio un papà con un figlio di 16 anni provenienti dall'Egitto. Il padre è in difficoltà a sostenere la famiglia a causa della disoccupazione. Il figlio Mohamed arriva trafelato in ufficio e mi chiede un fazzoletto per asciugarsi il viso. Mohamed accoglie subito con gioia la mia proposta di un progetto di volontariato estivo in cui riceverà un piccolo rimborso per alcune attività di giardinaggio. Mi pare che possa farcela e che sarà un'opportunità formativa per lui! ...oltre al fatto che potrà dare una mano in famiglia per sostenere le sue spese scolastiche. Sono musulmani praticanti e mi sento libera di dire loro che ogni sera, come cristiana, prego Dio perché arrivi il lavoro per tutti quelli che lo stanno cercando. Sono stupiti e grati. Alla fine del colloquio il papà, con fare timoroso, mi chiede se riesco a procurare uno zaino nuovo per il figlio. In questo momento non hanno la possibilità di acquistarlo; hanno chiesto anche ad alcune associazioni di beneficenza, ma invano. Mohamed ha rotto lo zaino ormai consumato e va alla scuola per meccanici portando i libri e gli album da disegno a mano. Ci salutiamo e dico loro che proverò a cercare. Subito scrivo un messaggio ad alcune amiche che a Mantova gestiscono un mercatino che raccoglie vari oggetti usati. Mi rispondono che al momento non dispongono di materiale scolastico di questo tipo, ma lo chiediamo insieme a Gesù. Il giorno dopo arriva un SMS: trovato!! E’ un bellissimo zaino verde "piovuto dal cielo" al momento giusto. Capiente e perfetto per un ragazzo di 16 anni. Oggi è venuto il papà a ritirarlo...felicissimo e incredulo che sia arrivato così velocemente.
Condivido con gli altri
Un giorno ricevo una telefonata da amici camerunensi che mi comunicano la loro intenzione di approfittare delle vacanze di Pasqua per andare a Londra a trovare dei parenti che vivono li e pertanto mi chiedono di accompagnarli all'aeroporto. Sono un po’ titubante perché la partenza dell’aereo è prevista per le 23,30 e io, quando posso, evito di viaggiare col buio. Riflettendoci però mi rendo conto che se l’hanno chiesto a me è perché si fidano e pertanto non posso deluderli. Concordiamo di partire prima delle 20 così che possa fare almeno il viaggio di andata con la luce. In macchina siamo in sei, ci sono 3 bambini. Il traffico prefestivo è sostenuto. Rallentamenti, code, ma il viaggio di 90 km che ci separano dall'aeroporto si svolge senza difficoltà ed è occasione per una bella chiacchierata. Il mio viaggio di rientro si svolge serenamente e per le 23 sono già a casa. Però è curioso, penso con un sorriso prima di addormentarmi, che per queste cose si affidino a uno che ha più del doppio della loro età.