Pane e condivisione. Successo per la decima edizione della Festa dei Popoli a Romano di Lombardia

Domenica 13 maggio a Romano di Lombardia, cittadina in provincia di Bergamo, si è svolta la Festa dei Popoli 2018.
Pane e condivisione il tema scelto attorno al quale si sono susseguiti i vari appuntamenti della giornata.

Giunta alla decima edizione, la manifestazione è organizzata da un tavolo di coordinamento che fa riferimento alla Consulta comunale delle Associazioni e che vede come motori progettuali e operativi, Coloriamo la Città e Solidarietà Scolastica: entrambe le realtà operano da anni a favore del dialogo interculturale ed interreligioso. I commenti dei presenti e le prime valutazioni da parte degli organizzatori confermano i risultati più che positivi anche di questa edizione.

A TAVOLA SOTTO I PORTICI DELLA MISERICORDIA

Il pane è stato scelto quale elemento simbolico, presente in tutte le culture, per la sua semplicità, per la sua importanza, per la sobrietà a cui richiama. Ed è stato anche il comune denominatore nelle preghiere multi religiose per la pace, che hanno preceduto l’inizio del pranzo multietnico, consumato attorno ad una lunghissima e colorata tavolata disposta con cura lungo i portici colleoneschi della Misericordia nel centro storico cittadino.
250 commensali hanno potuto apprezzare cibi preparati dalle diverse famiglie presenti ma soprattutto hanno avuto l’occasione per conoscersi.

LA SCOPERTA DELL'ALTRO

Molto bella e significativa una danza folkloristica israeliana di “offerta” danzata da più di cento persone sul sagrato della Chiesa Parrocchiale. Quella danza, oltre che coinvolgere divertendo chi la stava facendo, è stata una splendida e profetica testimonianza di un “unico” popolo che al di là delle differenze, riesce ad accettare l’altro così com’è e con l’altro fa festa.

LIETO PRESENTE DI UN FUTURO CHE VERRA'

Nel resto della giornata laboratori, conferenze, spettacolo e la musica di Raimbowjam hanno scandito gli appuntamenti organizzati per i partecipanti iscritti e per quanti si sono aggregati successivamente. Le storiche architetture cittadine, austere testimoni a memoria del passato della nostra città, hanno dato “ospitalità” ad una grande festa di famiglie, perlopiù provenienti da terre lontane, quale lieto presente di un futuro che verrà.